Flormart: presentata la 72esima edizione

Flormart

Secondo l’ultimo rapporto Istat, nonostante alcune criticità importanti (tra cui il rincaro dei costi per l’energia e le materie prime, nonché i danni derivanti dai cambiamenti climatici), il florovivaismo si conferma settore in forte crescita. Nel 2022 in Italia si è registrato un incremento del fatturato del comparto con un valore pari a circa 3 miliardi di euro, il 15% della intera produzione dell’Europa comunitaria. Il florovivaismo, inoltre, impiega ogni giorno 200.000 addetti, conta 24.000 imprese e 30.000 ettari di terreno coltivato; notevole anche l’export dei prodotti orto-florovivaistici italiani, che ha superato i 900 milioni di euro.

“La legge quadro nazionale sul florovivaismo è al vaglio del CdM in queste ore – dichiara Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste –  a testimonianza dell’attenzione concreta del Governo per il settore. Vogliamo mettere a sistema l’intero comparto, creando un coordinamento nazionale in grado di individuare le misure di indirizzo per la filiera florovivaistica e favorirne il rilancio così che il florovivaismo torni a rivestire il ruolo primario che merita”.

Questo è quanto emerge dalla conferenza stampa tenutasi oggi a Roma, per presentare la 72a edizione di Flormart – The Green Italy, in programma dal 20 al 22 settembre 2023 a Padova.

Florovivaismo, forestazione e verde urbano: un settore in fermento

In generale, il comparto agricolo, con i suoi 38,4 miliardi di valore aggiunto nel 2022, vede l’Italia al secondo posto nella UE-27 dopo la Francia (43,5 miliardi) e prima di Germania (30,9 miliardi) e Spagna (28,5 miliardi). Anche dal punto di vista del valore della produzione agricola, l’Italia ottiene il terzo posto (72,4 miliardi, +18,2%), dopo la Francia (che mantiene il primato nella UE-27 con 96,6 miliardi di euro, +17,2% rispetto al 2021) e la Germania (74,4 miliardi, +25,7%).

Numerose sono state le misure urgenti messe in campo a livello economico, ma da più parti si chiedono interventi strutturali e di lungo periodo che facilitino la transizione energetica verso risorse rinnovabili per tutta la filiera del verde. Il futuro del florovivaismo, dunque, è davvero green, rinnovabile e responsabile. Soprattutto, il comparto è uno dei punti di forza di molti progetti attuativi del PNRR.

“Sono convinto che il florovivaismo sia un punto di forza dell’agricoltura italiana e che abbia ampi margini di crescita – dichiara Patrizio Giacomo La Pietra, sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste – Margini che possiamo centrare anche grazie al supporto di manifestazioni di prestigio come Flormart che consentono di fare conoscere meglio le diverse sfaccettature del settore. Il Ddl che abbiamo presentato assieme al ministro Lollobrigida è stato ideato proprio per centrare questo obiettivo di crescita tramite la realizzazione di una legge quadro nazionale che sia di riferimento per il settore. Le sfide che ci attendono vanno affrontate insieme, istituzioni pubbliche e privati, perché solo non agendo in ordine sparso si potrà rendere sempre più forte e competitivo il nostro florovivaismo”.

Grandi opportunità di business per la “Green Italy”

È però soprattutto il settore del green living a non conoscere crisi e a rappresentare un trend trainante per il comparto del green: oggi sono la progettazione e l’arredo degli spazi urbani a giocare la partita più importante in ottica di well-being. Aree urbane che integrano in maniera strategica spazi verdi e vivibili rappresentano, di fatto, autentiche oasi di benessere; sul tema, cresce sempre più la consapevolezza del connubio tra verde, bellezza e salute. Outdoor e indoor si fondono, dando vita a un unico spazio da vivere e abitare. Il trend, sicuramente molto marcato nelle metropoli (storicamente alle prese con il grande tema della gestione ottimale del verde pubblico), si fa ormai sempre più spazio nella cultura amministrativa e gestionale di città della dimensione più varia: queste politiche virtuose provano a venire incontro a un’esigenza fortissima dei cittadini, peraltro corroborata da diverse ricerche di settore.

Sono molti, infatti, gli studi che hanno dimostrato lo stretto legame tra il contatto con la natura e il benessere psico-fisico. Una recente ricerca a firma del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), in collaborazione con la Colorado State University e con l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), ha messo in relazione la vicinanza del verde urbano al proprio ambiente domestico con la minor incidenza di patologie sviluppate precocemente.

“Lo scenario in cui abbiamo vissuto negli ultimi anni – commenta in merito Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma – ha portato ad accelerare un processo di fatto già in essere, che avanzava da tempo sottotraccia: la riscoperta di quanto sia importante abitare in luoghi che ci facciano stare bene. L’Italia è storicamente il paese del bon vivre e nella “Green Italy” che raccontiamo in fiera sarà sempre più necessario (oltreché sentito sul piano civile) rinnovare l’approccio strategico e culturale verso questo tema. Il ripensamento degli spazi urbani, il landscape design e la valorizzazione del verde come luogo di aggregazione e benessere sono argomenti chiave e che oggi chiedono a gran voce spazio all’interno dell’agenda pubblica.”

1.Settori merceologici ed espositori

I visitatori di Flormart – The Green Italy hanno a disposizione una bussola piuttosto originale per muoversi in fiera attraverso i diversi settori merceologici e le varie attività rappresentate nei padiglioni espositivi: si tratta dei cinque elementi primordiali della natura.

Il primo è la terra, culla delle radici e base di partenza irrinunciabile di ogni storia o progetto; essa identifica tutti i professionisti del florovivaismo, gli operatori che si occupano della predisposizione dei terreni ospitanti e gli specialisti delle tecniche colturali. Tra le aziende che faranno parte dell’area, spiccano realtà quali Apice Piante, Azienda Florovivaistica Cantatore Vincenzo, B.M. Flor, Graines Voltz, Romiti Vivai, Spinelli Gerardo Vivai, Sylvia Vivai, Vivai Fratelli Dainese, Vivai Guagno, Vivai Nord, Vivai Onlymoso.

L’aria, corrente che spinge il cambiamento, va a raggruppare studi di architettura e landscaping, società di costruzione e progettisti del verde, tutti interpreti irrinunciabili dei nuovi trend della “Green Italy”, capaci di alimentare l’innovazione e trovare, così, nuovi modelli per concepire e realizzare il verde. In quest’affascinante area, rientrano anche aziende a fortissima connotazione tecnologica e digitale, quali Harpo, Irriworks e NBL.

L’acqua, sorgente della vita, riporta il visitatore al mondo dell’irrigazione e, più in generale, ai mezzi di produzione al servizio del green. Agraria Checchi Silvano, Agrivivai, Energy Green, Holmac, John Deere, Kobelco, Mean Green, Meccanica Morellato, Peruzzo, Progetto20, Spider: queste alcune delle società più blasonate, in arrivo da diversi settori, pronte ad animare un’area estremamente eterogenea e ricca di stimoli.

Il fuoco, l’energia che muove il settore, rappresenta uno spazio dedicato alla ricerca e alle cure colturali. Area ad altissimo tasso tecnico, approfondirà lo studio e l’analisi di processi vecchi e nuovi, grazie all’esperienza e al know-how specifico di aziende quali Nutriplant e Saviolife.

Infine, il quinto elemento di Flormart – The Green Italy, vera anima dinamica della fiera, che guarda decisa al futuro: in questo spazio, trovano la loro dimensione ideale il dinamismo delle start-up, l’innata capacità dei media di intercettare nuove tendenze, il valore aggiunto della formazione specifica aziendale. A.I.B. All Insurance Broker, Associazione Italiana Professionisti del Verde, Associazione Pubblici Giardini, Assoverde, CONAF: sono solo alcune delle realtà che animeranno l’area con know-how e contenuti di valore.

Flormart – The Green Italy è una fiera che si rivolge agli operatori del settore florovivaistico, dai produttori e coltivatori all’ultimo anello dei garden center, attraversando in maniera dinamica e completa tutta la filiera del verde. Sempre più rilevanti, ad esempio, le figure di progettisti, paesaggisti e architetti del verde, ma anche istituzioni, amministrazioni pubbliche, responsabili della pianificazione urbana. Oltre a questi nuovi visitatori di Flormart – The Green Italy, previsti anche la GDO e i discount (sempre che la differenza sia reale, ad oggi): partiti qualche anno fa con un angolo dedicato al fai da te, oggi entrambi i format distributivi dedicano sempre più spazio in area vendita a floricoltura, arredo e home gardening.

L’obiettivo dichiarato di Flormart – The Green Italy è quella di creare e valorizzare le sinergie tra aziende produttrici e retailer, in arrivo tanto dall’Italia quanto dall’estero.Alla base della mission di Fiere di Parma, che per il secondo anno organizza la fiera, c’è infatti la promozione del made in Italy sui mercati internazionali. Flormart – The Green Italy non si tira indietro rispetto a questo ambizioso obiettivo e, a questo proposito, mette in campo i due programmi Flormart Buyers Program e Flormart Experience, realizzati in collaborazione con ICE Agenzia e il supporto delle principali associazioni di settore nazionali e internazionali. I due percorsi di incoming offrono un’esperienza di business unica e completa a professionisti selezionati; l’obiettivo è sensibilizzare i partecipanti sull’importanza del florovivaismo italiano quale espressione autentica del Made in Italy e, al tempo stesso, fornire alle aziende espositrici opportunità di valore, sul piano commerciale e di promozione.

Hanno già confermato la loro partecipazione ai programmi realtà molto diverse tra loro, tra cui progettisti ed eminenti studi di landscaping (quali Desert Group dagli Emirati Arabi Uniti e Studio Atelier Nous di Parigi) e colossi legati al mondo degli eventi e dell’entertainment (Disneyland Paris, tra gli altri).

“Il florovivaismo è un settore importante nell’economia italiana – dichiara Roberto Luongo, direttore generale di Agenzia ICE – e di grande rilievo per il nostro export. ICE conferma il sostegno alle imprese italiane della filiera e, in collaborazione con Fiere di Parma e Fiera di Padova, supporta l’internazionalizzazione di Flormart – The Green Italy, vetrina di eccellenza per il settore. 170 top buyer, provenienti da tutte le aree del mondo, costituiscono la delegazione internazionale dell’ICE all’edizione 2023 della  manifestazione, cui si accompagna la realizzazione di una campagna di promozione nei principali paesi focus.”

Poco più di un decennio fa, il trend del momento era l’orto urbano; poi è stata la volta del vertical farming. Oggi la parola chiave è senza dubbio responsabilità. Inutile dire che le tendenze, ogni anno diverse e originali, non solo dettano una moda, ma influenzano comportamenti e acquisti, in quanto intrecciano esigenze sempre più socialmente avvertite, che investono politica, amministrazioni locali e cittadinanza attiva. Quali, allora, le prossime tendenze?

I trending topic del futuro saranno i protagonisti dei numerosi convegni in programma a Flormart – The Green Italy. Tra gli argomenti caldi che il programma affronta rientrano gli effetti della transizione climatica sul sistema paesaggio delle città; attesi gli interventi di relatori vivaisti, pianificatori e progettisti del verde, nonché responsabili della gestione del verde urbano, sia dall’Italia, sia dall’estero. Al centro di un altro convegno saranno i progetti europei delle green city per tracciare una prima strategia di sviluppo del verde nelle città. Altro macro tema riguarderà la correlazione tra green e qualità della vita, il ruolo dell’industria farmaceutica nel contesto florovivaistico, i parchi della salute e il verde che cura. Non mancheranno finestre di approfondimento sul sistema di certificazione quale marchio di qualità, su progettazione, realizzazione e gestione del verde urbano, di parchi e giardini. Altri temi di indagine saranno il settore dei substrati tra normativa e innovazione e le prospettive del vivaismo ornamentale e forestale.

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