Agrichef, Massimo Bottura rappresenterà l’Emilia Romagna alla finale nazionale

Agrichef

Spoja lorda in brodo di ortiche e guanciale. E’ il piatto elaborato dalle allieve dell’istituto alberghiero di Salsomaggiore Terme, Rosa Carrittiello e Giorgia Rociola, coordinate dallo chef Massimo Bottura dell’Agriturismo Palazzo Manzoni di Ravenna, che ha ottenuto il massimo del punteggio nella edizione 2023 di Agrichef.

Agrichef è la sfida ideata da Turismo Verde-Cia ideata per esaltare il cuoco dell’agriturismo, figura che mette in connessione le competenze del produttore agricolo e la cultura contadina che tramanda le ricette tradizionali. Alla realizzazione dell’evento hanno collaborato l’associazione Donne in Campo e Agia, l’associazione ‘under 40’ della Cia.

All’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore si sono ritrovati sei agriturismi del territorio emiliano romagnolo. I piatti sono stati preparati dagli allievi della scuola, con la supervisione degli agrichef, che hanno fornito una ricetta contadina ‘dimenticata’ e rivisitata dagli stessi aspiranti cuochi.

Una giuria composta da gastronomi (tra cui il giornalista Luca Bonacini e Franco Chiarini della associazione Chef to Chef) e dal presidente di Cia Agricoltori Italiani dell’Emilia Romagna, Stefano Francia, ha decretato come miglior piatto quello dell’agriturismo Casa Manzoni che rappresenterà L’Emilia Romagna nella competizione finale che si terrà il prossimo 24 maggio nella scuola alberghiera di Amatrice (Rieti), e a cui parteciperanno i vincitori di tutte le regioni italiane.

“Il territorio si valorizza anche in questo modo – ha affermato Francia – perché con le ricette ‘rispolverate’ vengono valorizzati materie prime, sapori e saperi che solo la tradizione contadina conserva. Coinvolgere i ragazzi degli istituti alberghieri serve per dare nuova vita alle pietanze e a coinvolgere i consumatori in un percorso che parte dal cibo, ma che rimanda ad un territorio ricco di bellezze e di produzioni di qualità”.

Agrichef è  una manifestazione giunta alla 4° edizione ed è stata interrotta nel periodo della pandemia. “Siamo ripartiti con una versione aggiornata che coinvolge le scuole di cucina delle regioni italiane – ha detto Tommaso Buffa, direttore nazionale di Turismo Verde Cia – perché vogliamo trasmettere i valori della terra e dei cibi genuini alle nuove leve, ai futuri chef che saranno dietro ai fornelli nella fitta rete di ristoranti italiani ed internazionali preparando le eccellenze della Penisola”.

 

 

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