L’Agricoltura che verrà. Nelle Marche si parte da Osimo, primo di sette incontri

Una serie di incontri sarà necessaria per capire, istituzioni e operatori del settore, quale sarà l’avvenire dell’agricoltura delle Marche. E proprio gli agricoltori saranno messi a conoscenza dei nuovi bandi contenuti nella Programma Comunitaria 2023/2027. Sette incontri in totale per interessare tutta la Regione partendo da Osimo per andare poi a Montefortino, Urbino, Tolentino, Cingoli, Roccafluvione, Arquata del Tronto, occasioni per confrontarsi, a tutto campo, su tematiche importanti e d’attualità. Nel corso dell’incontro, svoltosi presso la sede del Consorzio agrario provinciale di Osimo, l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini ha tenuto a sottolineare “il grande impegno, da parte dell’Amministrazione regionale, nel definire, insieme a tutti i soggetti coinvolti, una visione sempre più sostenibile e moderna dell’agricoltura marchigiana attraverso il ricorso a tecnologie e metodologie avanzate e ad ampio respiro. A dare un concreto e decisivo impulso, sono sicuramente le risorse derivanti dal Psr Marche che hanno la capacità di ampliare le prospettive di crescita e di rilancio delle nostre tantissime aziende all’interno del mercato globale”. L’assessore Antonini ha poi ricordato che, tra gli obiettivi e le linee guida, rientrano azioni quali il sostegno alle attività ecocompatibili, il supporto alla valorizzazione dei boschi, l’implementazione delle conoscenze tecniche, il rafforzamento dell’innovazione tecnologica con una grande attenzione alla qualità e all’organizzazione aziendale. Il nuovo ciclo della Programmazione comunitaria riserverà grande attenzione anche alle produzioni integrate, con l’obiettivo di aumentare il novero dei possibili beneficiari. “In definitiva, un’azione ambiziosa e dai grandi margini di crescita che vedrà la Regione Marche, ancora una, volta a fianco di agricoltori e operatori del settore, protagonista in un’azione sinergica per valorizzare un sistema vitale e vivace del tessuto economico del nostro territorio”, ha concluso Antonini.

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