Addio Reddito di Cittadinanza, arrivano Assegno di inclusione e Strumento di attivazione

reddito di cittadinanza

Addio al Reddito di Cittadinanza, dal 2024 arriva l’Assegno di inclusione. E da settembre, per chi è povero ma in grado di lavorare, lo Strumento di attivazione. Secondo la bozza del provvedimento che il Consiglio dei ministri valuterà nella seduta del Primo Maggio – data simbolo in quanto Festa dei Lavoratori – l’Assegno di inclusione, strumento di contrasto alla povertà, potrà essere chiesto solo dalle famiglie nelle quali ci sono componenti disabili, minori o over 60.

L’importo potrà arrivare fino a 500 euro al mese, moltiplicati per la scala di equivalenza fino a un massimo di 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi). La scala cambia e vale uno per il primo componente, 0,5 per ogni altro componente con disabilità, 0,4 per gli altri componenti over 60 o con carichi di cura, 0,15 per i bambini fino a due anni e 0,10 per gli altri minori.

Lo Strumento di attivazione

Sarà affiancato dallo Strumento di attivazione, misura prevista per le persone tra i 18 e i 59 anni, non disabili e non impegnate in attività di cura, ma in situazione di povertà. Un provvedimento che sarà operativo già dal primo settembre 2023, sostituendo dunque il Reddito di Cittadinanza per le persone indigenti che però sono in grado di lavorare.

In questo caso l’assegno mensile di 350 euro sarà erogato solo a chi prende parte ad attività formative o a progetti utili per la collettività. L’assegno potrà avere una durata massima di 12 mesi

 

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