Olio evo: in ripresa le vendite in Italia

Olio d'oliva

Sono in ripresa, in Italia, le vendite di olio extravergine di oliva nostrano: nel mese di marzo sono state di 12 mila tonnellate contro le 9 mila del mese precedente. Proseguono anche gli acquisti delle industrie olearie di extravergine sia comunitario sia extra Ue.

Sono le notizie principali che scaturiscono dal report mensile di Frantoio Italia (al 31 marzo 2023), con cui l’Icqrf scatta un’istantanea degli oli di oliva detenuti in Italia dai soggetti obbligati alla tenuta del registro telematico.

Nei serbatoi italiani si trovano stoccate quasi 300 mila tonnellate di olio, di 116 mila di evo italiano (-9,5 per cento sul mese precedente), 86 mila di extravergine europeo (+1,5 per cento), 11 mila di extravergine non comunitario (+6,4 per cento) e 5.600 di evo in blend tra oli Ue e oli non Ue. Poco significativa la presenza di oli vergini (4.589 tonnellate), restano elevati i quantitativi di olio di sansa di olive (26 mila tonnellate), olio lampante (25 mila) e olio di oliva e raffinato (17 mila), tutti e tre però con qualche riduzione.

Tra gli extravergini, 7 mila tonnellate sono biologiche, con la Puglia che ne ha quasi il 38 per cento, seguita in graduatoria da Toscana e Sicilia con il 14 per cento. In totale, abbiamo 40 mila tonnellate in meno rispetto a dodici mesi fa, esattamente quello che manca di extravergine italiano (erano 158 mila al 31 marzo del 2022).

Sono quasi 19 milioni i litri di olio certificato Dop e Igp nei serbatoi, un terzo Terre di Bari Dop, 25 per cento dei siciliani Val Mazara Dop e Sicilia Igp, 13 per cento Toscano Igp.

Exit mobile version