“L’oro in bocca”, al via il tour di Agronetwork

prosciutto parma

E’ partito da Felino (Parma), il 16 aprile, il tour “L’oro in bocca”, promosso da Agronetwork per valorizzare le eccellenze del made in Italy alimentare. Il giusto riconoscimento al territorio patria di due “icone” del nostro patrimonio alimentare: Il Prosciutto di Parma ed il Parmigiano Reggiano.

Il Prosciutto di Parma è un prodotto DOP e può essere realizzato esclusivamente in un’area estremamente limitata compresa all’interno del territorio della provincia di Parma. Solo qui hanno luogo tutte le condizioni climatiche ideali per la stagionatura naturale del Prosciutto di Parma. Le tradizionali tecniche di lavorazione ed il lento affinamento in ambiente ideale (per almeno dodici mesi) sono alla base della sua storica e inconfondibile dolcezza.

Anche il Parmigiano Reggiano è un prodotto DOP, deve essere fatto rispettando stringenti regole e deve essere prodotto nella Zona di origine (che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno – una superficie di circa 10.000 km2). In quest’area avvengono la produzione di latte, la trasformazione in formaggio, la stagionatura fino all’età minima (12 mesi), il confezionamento e la grattugiatura del Parmigiano Reggiano DOP.

“Il Prosciutto di Parma – afferma la presidente di Agronetwork Sara Farnetti – vanta una combinazione bilanciata di caratteristiche organolettiche e proprietà nutrizionali. È altamente digeribile grazie alla naturale proteolisi che avviene durante la stagionatura (la scomposizione delle proteine in molecole più piccole e in singoli aminoacidi). Gli aminoacidi liberi sono molto preziosi perché concorrono alla riparazione del danno muscolare dovuto all’usura che il muscolo subisce durante lo sport, l’attività o con l’invecchiamento. Il Prosciutto di Parma inoltre ha pochi grassi e contribuisce al raggiungimento dei livelli giornalieri di assunzione raccomandati (RDA) di vitamine del gruppo B, ma anche a fornire una buona quota di preziosi minerali ad alta biodisponibilità, ossia facilmente assorbili dall’organismo. Ad esempio, il ferro, lo zinco ed il sodio che lo rende utile nei casi di sudorazione profusa o ipotensione”.

Le proprietà del Parmigiano Reggiano non sono da meno – prosegue Farnetti – sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto. È un alimento digeribile, ricco in calcio disponibile, fonte di fosforo, privo di additivi e conservanti. È molto utile nella alimentazione degli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano un remineralizzante antifatica, ricco di sodio, potassio e calcio importanti per la contrattilità muscolare. Le lunghe stagionature sono inoltre fonte di selenio e cromo. Il selenio è un micronutriente che contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario, alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, alla corretta funzione tiroidea e al mantenimento di unghie e capelli. Il cromo contribuisce al normale metabolismo dei macronutrienti e al mantenimento dei giusti livelli di glucosio nel sangue”.

Le nuove sfide

Nonostante la rigorosa attenzione alla tradizione, le aziende produttrici di queste inimitabili prelibatezze caratteristiche della provincia di Parma, guardano con grande attenzione al futuro per cogliere le opportunità offerte dalle nuove sfide della politica europea ed internazionale. In questo contesto ad esempio si inserisce il Progetto per la Transizione Ecologica, avviato dal Consorzio del Prosciutto di Parma in collaborazione con Politecnico di Milano ed Enersem, così come le diverse iniziative virtuose finalizzate al miglioramento del benessere animale e della sostenibilità ambientale intraprese negli ultimi anni dalle aziende guidate dal Consorzio del Parmigiano Reggiano.

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