Granocchia, Confesercenti Umbria: “Saldi? Bene che non si possano fare tutto l’anno”

Giuliano Granocchia

L’Umbria che perde sportelli bancari, ma anche l’Umbria che resiste. Confesercenti che vince la battaglia sui saldi, il mercato dell’antiquariato e del collezionismo di Perugia che risorge. Sono gli argomenti affrontati con Giuliano Granocchia, presidente di Confesercenti Umbria.

Si parte proprio con i saldi: è stato evitato che non ci fossero più date di scadenza e che il periodo delle promozioni fosse illimitato: “Grazie alla battaglia intrapresa da Confesercenti nazionali e da alcune sedi territoriali, che hanno detto no a questa ipotesi. Era un ulteriore passo in avanti per colpire pesantemente il piccolo commercio, in particolare abbigliamento, calzature e oggettistica. Senza più scadenze, le grandi piattaforme online avrebbero avuto gioco facile nel fare promozione nel corso di tutto l’anno. Cosa che fanno già, peraltro. Ma sappiamo che questi colossi fanno un po’ come vogliono, anche per quanto riguarda il pagamento della tasse: chi ha la sede fuori dall’Italia paga molto di meno di chi giustamente paga dove ha la sede e l’acquirente. Subiamo una concorrenza completamente sleale. Talvolta, ma non sempre, le piattaforme fanno prezzi più bassi. Non dimentichiamo, poi, che sull’online si possono subire spesso truffe, cosa che non accade con i negozi di prossimità. Per tutti questi motivi, valutiamo positivamente l’azione di Confesercenti nazionale che, per il momento, ha sventato l’ennesimo colpo al commercio”.

Il secondo argomento è la desertificazione bancaria: “I processi di aggregazione bancaria, si diceva, avrebbero avuto effetti negativi sui consumatori, ossia i correntisti, cittadini privati e imprese. Le grandi aggregazioni hanno ridotto i soggetti che possono erogare finanziamenti a imprese e famiglie, limitando la possibilità di accedere al credito; avere meno concorrenza gli ha permesso di chiudere ciò che ritenevano non sufficientemente economico per i loro parametri. Processo direttamente proporzionato all’aggregazione bancaria. Credo non si possa fare praticamente nulla. E’ uno degli effetti della privatizzazione delle banche, fortuna che ci sono quelle di credito cooperativo che reggono sul territorio. Poi ormai non si possono più fare servizi agli sportelli, si fa tutto al bancomat. E’ un processo irreversibile. Vedo ora lacrime di coccodrillo da parte di chi ha salutato con piacere le aggregazioni bancarie”.

Granocchia ha messo a segno un gol durante il suo periodo come presidente di Confesercenti: il rilancio del mercato dell’antiquariato e del collezionismo di Perugia: “Era stato un mio impegno dopo la nomina. Abbiamo lavorato, oggi a distanza di alcuni mesi stiamo vedendo i risultati sperati. E’ anche il frutto dell’attenzione da parte dell’amministrazione comunale di Perugia, che ringrazio, così come degli uffici di riferimento con cui in questi mesi ci siamo relazionati, e dell’assessore comunale. Attenzione che si è trasformata in operatività per favorire la permanenza del mercato. Abbiamo riorganizzato completamente la gestione del mercato e ciò ci ha permesso di riqualificarlo per tipo di espositori. Ogni settimana riceviamo richieste di partecipazione nuove al mercato. Abbiamo agito sul rilancio grazie al maketing e alla riqualificazione e stiamo lavorando per rendere migliori alcuni aspetti logistici per gli espositori. Stiamo stringendo in questi giorni un accordo con la Società dei parcheggi grazie al quale potremo usufruire di uno sconto per il parcheggio in piazza Partigiani. Stiamo portando avanti convenzioni con bar e tavole calde del centro storico”.

A Perugia la risposta è particolarmente entusiasta: “Stiamo riscontrando una risposta molto forte. Aumentano le presenze, gli espositori sono più contenti, e notiamo anche una notevole presenza di turisti. Stiamo lavorando per farlo diventare anche un punto di riferimento, il sabato e la domenica, proprio per i turisti. Che possano tornare a casa con qualche oggetto acquistato al mercato di Perugia”.

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