Trottolini, Cna Costruzioni Umbria: “Aperto dialogo con Governo per bonus edilizi”

Un tavolo con il Governo per affrontare la questione bonus edilizi e superbonus. A darne notizia è Pasquale Trottolini, responsabile di Cna Costruzioni Umbria: “L’esecutivo ha dimostrato apertura e impegno per affrontare alcune priorità che noi abbiamo portato. La prima è lo sblocco dei crediti fiscali incagliati. Se da un lato il decreto blocca la cessione del credito per il futuro, dall’altro non tratta affatto il fatto che molte imprese hanno i cassetti fiscali pieni e le tasche vuote. Noi denunciamo questa situazione da quasi un anno e non c’è stata una soluzione. Il Governo ha detto che costituirà un tavolo tecnico di confronto su questi temi. C’è l’impegno a risolvere questo problema. Anche in Umbria ha dimensioni importanti, con tante imprese che rischiano una crisi di liquidità, in alcuni casi i crediti sono incagliati da un anno. Sono mille le imprese a rischio coinvolte direttamente nella nostra regione per importi totali che arrivano quasi al miliardo. Naturalmente parliamo di crediti incagliati per tutti i bonus fiscali, non solo per il superbonus. Va risolto con urgenza questo problema”.

La seconda priorità: “L’opzione della cessione del credito e dello sconto in fattura, con il decreto, non si toglie solo per il superbonus, ma per tutti gli interventi di edilizia libera: parliamo di migliaia di artigiani, dalla sistemazione degli infissi alla sostituzione della caldaia. In Umbria, stimiamo 3 miliardi di investimenti (di cui 1 proveniente dal superbonus) negli ultimi due anni grazie alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Fino al 2020 i bonus fiscali attivavano 300 milioni l’anno, nel biennio 2021-2022 siamo arrivati a oltre 3 miliardi. È una crescita molto consistente. Noi siamo a favore di questa opzione che ha rilanciato il settore delle costruzioni, dando un contributo alla ripresa dell’economia regionale e nazionale”.

C’è quindi la terza richiesta di Cna: “Ridiscutere il riordino e la stabilizzazione degli incentivi, anche dopo la direttiva europea che parla di efficientamento energetico degli edifici. Si individui un sistema di incentivi stabile e certo nel tempo in un’ottica di medio lungo termine. Il patrimonio immobiliare umbro ha bisogno di riqualificazione energetica e sismica. Il nostro patrimonio è vetusto, non sicuro. Serve una programmazione nazionale con un forte impegno nella sostenibilità per riqualificare e mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare dell’Italia e dell’Umbria. L’incentivazione pubblica ha dimostrato di essere molto efficace. Si credi quadro normativo duraturo nel tempo e stabile, non bonus spot che durano 1 o 2 anni”.

Trottolini aggiunge: “Noi abbiamo contestato il provvedimento del governo anche perché la cessione del credito è un’opzione importante pure per i cittadini perché con questo sistema si è consentito, a molte famiglie – le meno abbienti – di fare interventi di ristrutturazione dei propri immobili. Con il solo credito o detrazione d’imposta in molti sarebbero tagliati fuori. Il Governo si è detto disponibile”.

La crescita del settore costruzioni ha dato impulso al lavoro in Umbria: “Negli ultimi due anni c’è stato il rilancio dell’occupazione. Con questi provvedimenti si compromette pure questo fronte. Abbiamo sollevato anche questa questione con il governo. C’è un dialogo, un confronto aperto”. C’è anche il rovescio della medaglia della crescita di lavoro: “Ci sono state tante difficoltà a reperire la manodopera di tutti i tipi: dagli impiantisti termoidraulici ai lavoratori edilizi. Questo problema è venuto fuori con forza nel 2021. Anche culturalmente, purtroppo, non c’è predisposizione a fare certi lavori manuali, come quelli edilizi, anche se oggi sono molto qualificanti perché la tecnologia si è evoluta tanto. Noi stiamo lavorando su formazione e orientamento al lavoro a livello regionale. E mettiamo in campo strumenti che permettano l’incontro tra domanda e offerta”.

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