Cna Ancona: semplificare per riprendere a crescere

Massimiliano Santini

“I dati emersi in questi giorni sulla capacità di spesa dei fondi europei da parte della Regione Marche fanno paura. Anzi, fanno rabbia”. A parlare così è Massimiliano Santini, direttore della Cna di Ancona.

“Da un lato il nostro territorio è ufficialmente passato ad essere una “Regione in transizione” cioè una retrocessione dalla fascia delle più sviluppate a quelle con una situazione di peggioramento della condizione economica. Dall’altro l’incapacità di spesa dei fondi europei che ci vede all’ultimo posto in Italia con appena il 49,21% di fondi spesi”.

“Come Cna siamo profondamente preoccupati e chiediamo ai vertici politici della Regione un repentino cambio di direzione”.

“Il crollo del Pil marchigiano dell’11% (2007-2021) si è tradotto in un calo del -6% delle imprese marchigiane (2015-2021). Dati allarmanti, certamente aggravati dalle continue crisi economiche e sistemiche che ci hanno colpito negli ultimi 15 anni ma ora è il momento di cambiare rotta”.

“Con piacere abbiamo letto le dichiarazioni del presidente della Regione, Francesco Acquaroli, il quale ha riconosciuto il ritardo e ha tracciato la strada per riuscire nella prossima programmazione Fse e Fesr ad emergere dal fondo della classifica insieme all’impegno, a dir poco strategico, della Svem. Bene! Come Cna siamo pronti a partecipare al processo di trasformazione dei fondi in azioni concrete, in bandi operativi, in progetti di crescita per le nostre imprese”.

“Ma vogliamo subito lanciare un monito: è necessario semplificare i processi. Ad oggi per un artigiano, micro o piccola impresa che voglia partecipare a una gara d’appalto o ad un bando pubblico è sempre più complicato. A certificarlo è l’Osservatorio nazionale sulla burocrazia di Cna che proprio quest’anno si è concentrato sulle procedure degli appalti pubblici, ma che con facilità possiamo applicare anche ai procedimenti per la partecipazione a bandi di cofinanziamento o di investimento. Dalla complicatezza di moduli e delle rendicontazioni, ai costi di anticipi e fidejussioni”.

“Attendiamo quindi con fiducia l’avvio della concertazione con le associazioni di categoria e con gli ordini professionali annunciato dal presidente Acquaroli in vista dei prossimi bandi, passaggio fondamentale a tutela delle imprese e del tessuto economico locale”.

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