Un anno fa le aziende dichiaravano di avere difficoltà a trovare i profili richiesti nel 40 per cento dei casi. Così su 13.380 assunzioni previste entro la fine del mese, solo la metà troverà un’occupazione. Nel primo trimestre le assunzioni previste sono 33.390 ma resta il problema dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Il 14 per cento delle imprese prevede di assumere uno o più lavoratori. Sono alcuni dei dati Excelsior elaborati dal Centro Studi Cna Marche.
Paolo Silenzi e Moreno Bordoni, della Cna Marche, commentano: “Registriamo un crescente scollamento tra le qualifiche richieste dal sistema produttivo e quelle offerte dai Centri per l’Impiego tra i 46 mila disoccupati marchigiani. Serve una riforma del mercato del lavoro”.
Le imprese vorrebbero assumere ma non trovano i lavoratori con i profili giusti per le loro esigenze. Per il mese di gennaio il 48 per cento delle assunzioni richieste non andrà a buon fine per questo motivo. Le persone disposte a lavorare ci sono. Nella regione i disoccupati sono 46 mila ma mancano quelle con le qualifiche richieste dalle imprese. Un anno fa le aziende dichiaravano di avere difficoltà a trovare i profili richiesti nel 40 per cento dei casi. Così su 13.380 assunzioni previste entro la fine del mese, solo la metà troverà un’occupazione. Il 14 per cento delle imprese prevede di assumere uno o più lavoratori. Nel primo trimestre le assunzioni previste sono 33.390 ma resta il problema dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Lo affermano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni, che hanno analizzato i dati Unioncamere Excelsior elaborati dal Centro Studi dell’associazione artigiana.
“I dati della rilevazione Excelsior Unioncamere, elaborati dal Centro Studi Cna Marche – sostengono Bordoni e Silenzi – confermano quello che denunciamo da tempo. E’ urgente una riforma del mercato del lavoro in modo da coniugare con maggiore efficacia richiesta e domanda di occupazione. Vanno analizzate le esigenze delle imprese con una visione pluriennale, in modo che scuole e formazione professionale orientino i giovani verso le professioni maggiormente richieste dal sistema produttivo marchigiano. Oggi questo non avviene ed il risultato, sotto gli occhi di tutti, è il crescente scollamento tra le qualifiche richieste dal sistema produttivo e quelle disponibili negli elenchi dei Centri per l’impiego”.
Analizzando i dati delle assunzioni programmate dalle imprese, emerge che nel 25 per cento dei casi saranno con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato e nel restante 75 per cento a tempo determinato. Ad assumere saranno per il 52 per cento dei casi le imprese manifatturiere e delle costruzioni e nel 48 per cento quelle dei servizi. Il 67 per cento delle imprese che intende fare nuove assunzioni, ha meno di cinquanta dipendenti. Tra il personale richiesto, per il 47 per cento si tratta di operai specializzati e per il 29 per cento si tratta di giovani con meno di 30 anni. Solo il 13 per cento delle entrate previste sarà destinato a personale laureato, mentre per il 66 per cento dei nuovi assunti viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Ed è proprio questa richiesta, secondo Cna Marche, a non essere soddisfatta dal mercato del lavoro e a rendere irreperibile la metà delle richieste di assunzioni. E torniamo sempre lì, il lavoro c’è ma i lavoratori non si trovano.