Cia Arezzo: nel 2023 la nuova Pac, ecco le altre attività previste

Alle spalle un 2022 ancora convalescente per la pandemia e l’estate siccitosa e molto lunga, con la mobilitazione per chiedere al Governo nazionale e regionale misure urgenti per contrastare fenomeni come l’esubero della fauna selvatica, i rincari. Stiamo parlando della Cia di Arezzo, che si appresta ad affrontare un 2023 tutto da scrivere.
“Si è concluso un anno impegnativo, che ha portato la nostra confederazione al rinnovo della governance e a una riorganizzazione interna importante. Grazie all’impegno e al contributo di tutti, dirigenti e struttura, siamo riusciti ad avviare un percorso che ha l’obiettivo di rafforzare la nostra presenza sul territorio e di dare risposte sempre più efficaci alle imprese che rappresentiamo. La grande manifestazione che ci ha visto protagonisti insieme ai colleghi di tutte le province toscane nel 2022, per denunciare le difficoltà dell’agricoltura aretina e toscana; l’attività di formazione e gli incontri sul territorio per conoscere da vicino le problematiche delle differenti aree della provincia; la puntuale erogazione dei servizi e tanto altro ancora sono la dimostrazione evidente e tangibile del lavoro fatto, in questi dodici mesi”, ha detto la presidente Serena Stefani, introducendo la riunione di fine anno, a cui ha partecipato il direttore di Cia Toscana Giordano Pascucci.

“Il 2023 sarà un anno pieno di sfide. Intanto ci sarà la nuova Pac: questo significa che dovremo promuovere incontri sul territorio per far conoscere alle aziende le nuove opportunità, appuntamenti che diventano anche occasioni importanti per continuare a fare squadra e per confrontarci e discutere su altri temi. Massimo sarà poi il nostro impegno per fare in modo che le imprese si adeguino e si strutturino per affrontare la siccità e i cambiamenti climatici che, già nel corso del 2022, hanno fatto sentire pesanti effetti anche sulle colture e le produzioni della provincia. Continueremo poi le battaglie per contrastare il caro prezzi, il problema della fauna selvatica, le necessità di commercializzazione e di valorizzazione dei prodotti di qualità della nostra agricoltura. Cercheremo, con il coinvolgimento di tutti, di mettere a sistema buone pratiche per massimizzare i risultati aziendali: perché unire le forze, le esperienze e le competenze è essenziale per crescere e superare insieme le difficoltà”, ha aggiunto il direttore di Cia Arezzo Massimiliano Dindalini, concludendo l’incontro.

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