Vola il mercato dei panettoni in Italia. Lo sottolinea l’ultima rivelazione di Csm Ingredients – riportata da FoodAffairs. La ricerca, ‘L’evoluzione dei consumi del panettone in Italia’, commissionata a Nielsen Iq, individua nuove opportunità di crescita del settore e intercetta i bisogni delle famiglie. I dati si riferiscono al 2021, il primo Natale dopo la pandemia, e le cifre indicate non erano mai state toccate prima.
Il valore economico complessivo, infatti, si attesta a 251,6 milioni di euro, di cui il 53 per cento proveniente dal segmento artigianale e il 47 per cento da quello industriale: la crescita è a due cifre per entrambi i comparti. Crescono anche i volumi, di 29,5 mila tonnellate di panettone, un dato che supera le vendite rilevate prima del Covid. L’Artigianale, pari al 21 per cento dei volumi, continua a crescere in modo organico e progressivo; quello industriale recupera volumi, tornando ai valori del 2018, grazie in particolare ai prodotti farciti e dai brand premium, questi ultimi acquistati spesso insieme a un prodotto di fascia mainstream o, in alternativa, a un prodotto artigianale.
Il numero delle famiglie che acquista panettoni è aumentato di 400 mila unità rispetto all’anno precedente, raggiungendo così la cifra record di 11,3 milioni di famiglie acquirenti. Di queste, 3,4 milioni scelgono la qualità artigianale (+17,2 per cento rispetto a dodici mesi prima). Cresce anche chi affianca l’artigianale all’industriale (3 milioni, +629 mila rispetto all’anno prima. Aumenta, per l’artigianale, anche il prezzo al chilo, nel 2021 pari a 21,50 euro (+1,40 euro rispetto all’anno precedente). Nonostante una leggera riduzione della frequenza di acquisto del panettone artigianale, che si registra a 1,51 atti d’acquisto, aumentano progressivamente le quantità comprate, pari a 1,28 pezzi per atto.
“I dati che emergono dall’Osservatorio ci indicano un settore in salute ed in crescita, che ha superato i livelli pre – pandemia e che incoraggia gli operatori ad investire su nuove ricette, nuovi formati e nuovi canali di vendita – ha dichiarato Aldo Uva, Ceo di Csm Ingredients, che ha poi aggiunto – Csm Ingredients vuole rappresentare un punto di riferimento per i nostri clienti, in grado non solo di soddisfare la richiesta di ingredienti performanti e di alta qualità, ma anche in grado di trasferire competenze e know-how, fornendo insights, approfondimenti e analisi e anticipando trend in grado di supportarli nelle loro scelte imprenditoriali future”.
Cresce il numero di consumatori che acquisterebbe il panettone lungo tutto l’arco dell’anno (più del 38 per cento del totale). Dato interessante l’aumento dell’acquisto del panettone artigianale da parte di più di metà degli acquirenti (1,8 milioni di famiglie), incremento che arriva a toccare il 25 per cento per 1,3 milioni di queste.
Il panettone significa non solo Natale, ma anche condivisione in famiglia o con gli amici. Tra chi acquista il panettone per uso casalingo, il 56 per cento lo sceglie per concludere un pasto in famiglia, il 41 per cento tra amici, il 55 per cento come colazione e il 36 per cento come merenda durante una pausa. Tra chi consuma il panettone a colazione, due su tre lo considerano un’alternativa di qualità ad altre soluzioni e un ottimo modo per finire gli avanzi natalizi.
Si va consolidando il panettone come regalo di Natale. Tre consumatori su quattro lo ritiene ottimo come idea regalo, soprattutto quello artigianale (quasi il 50 per cento lo compra con l’intenzione di regalarlo). Quasi due famiglie su tre ricevono in dono un panettone (44 per cento riceve solo quello industriale, 40 per cento solo artigianale).
Per il 75 per cento il panettone industriale è la prima scelta, ma con significative differenze a seconda della zona geografica. Nel Nordovest si nota infatti una crescita del panettone artigianale, con la fascia d’età 35-44 anni che guida questo trend. Per quel che riguarda le ricette nel comparto artigianale, la ricetta tradizionale resta quella preferita da chi ha 45 anni in su e nell’area Nordovest. Le nuove generazioni (25-34 anni) e i consumatori del Sud preferiscono i panettoni farciti.
Il comparto industriale torna soprattutto nella Gdo: il 93% degli acquirenti, guidati principalmente dal rapporto qualità-prezzo, dalla promozionalità e dall’assortimento dei prodotti, utilizza questo canale, di cui il 69% come canale esclusivo d’acquisto, valori entrambi in aumento. In crescita anche il numero di consumatori che acquistano il panettone presso le In-Store Bakery o i Corner pasticceria posizionati all’interno dei punti di vendita della grande distribuzione, spesso in alternativa all’opzione artigianale, soprattutto in regioni quali Lombardia, Piemonte e Campania.
Per l’Artigianale, c’è maggiore differenziazione tra pasticcerie e caffè o negozi tradizionali e specializzati. Un terzo degli acquirenti compra il panettone nella propria pasticceria di fiducia. Sono in costante crescita le piattaforme online: il prodotto industriale trova un canale privilegiato in Amazon (la metà delle vendite online si concentra qui), quello artigianale utilizzano sia i siti delle pasticcerie sia i siti generalisti per la spesa a domicilio, le app food delivery e i siti specializzati multimarca.