Crisi: pubblicità in calo, ma non per tutti

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Hände halten ein Tablet Computer mit Online Social Media Communication Konzept

La difficile situazione economica e  le incertezze sul futuro portano molte imprese a contrarre anche gli investimenti pubblicitari. Lo rileva Nielsen, in una indagine pubblicata da Foodaffairs. Nel mese di agosto, gli investimenti pubblicitari in Italia sono calati del 3,5%, portando il dato da inizio anno a -1,4%. Dato che scende al -4,5% se si escludono le campagne sui social e gli annunci sponsorizzati dei cosiddetti Over The Top.

I settori

Quanto ai settori, hanno il segno più nei primi 8 mesi dell’anno l’abbigliamento (+31,6%), l’edilizia (+10,5%), i servizi professionali (+10,7%)il tempo libero (+15,2%) e il turismo-viaggi (+78%).

Pesanti flessioni per alimentari (-12,8%), automobili (-4,1%), motoveicoli (-15,9%).

I mezzi

Quanto ai mezzi scelti per la pubblicità, i quotidiani scendono ancora del 4,4%, la tv segna il -8,8% (ma resta ancora di gran lunga il mezzo verso il quale sono indirizzate le maggiori risorse pubblicitarie, con oltre  2 miliardi). Tra i mezzi tradizionali, la radio cresce del 4,2%. Il web da gennaio segna un +3% complessivamente.

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