Sauro Rossi, Cisl Marche: “Il 2022 è complicato, indispensabile confronto con la Regione”

Sauro Rossi, Cisl Marche

Sauro Rossi, segretario regionale di Cisl Marche, fa il punto della situazione, analizzando i dati e parlando poi di lavoro, sociale, sanità, scuola e trasporti. Un discorso a 360 gradi, insomma, per capire quanto è in salute la regione sotto tutti i punti di vista.

“In questa coda d’estate, i dati che emergono fanno pensare a un autunno molto impegnativo anche per la nostra regione”. Le difficoltà a livello nazionale e internazionale si ripercuotono anche sul locale, naturalmente. “Il 2021 l’economia marchigiana lo aveva chiuso in crescita (+6.2% rispetto al 2020), ma nell’ultimo trimestre si erano manifestati segnali preoccupanti, collegati ancora alla coda pandemica, in tema di approvvigionamento di diverse materie prime e d’incremento dei costi energetici, con annessa ripresa dell’inflazione”.

Comparti che però hanno mostrato diversi andamenti: “Il quadro risultava molto diversificato con settori come legno, meccanica e costruzioni in buona espansione e con ristorazione, trasporti e calzaturiero in difficoltà. Permanenza della pandemia e soprattutto guerra in Ucraina, dal febbraio scorso, hanno di molto amplificato i problemi. La crescita c’è ancora ma è in forte rallentamento”.

Si passa ai dati del 2022: “Il primo semestre si è chiuso con un +4.6% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma le stime Prometeia parlano di una chiusura 2022 a + 2.4 (0.5% in meno rispetto alla media italiana). Se questo dato fosse confermato significa che a fine anno l’economia regionale rimarrebbe sotto i valori del 2019 (ante – pandemia) di circa lo 0.8%”. Non solo: “In parallelo si teme una crescita ulteriore dell’inflazione che fino a giugno ha già raggiunto il valore del 7.9% su base annua. Sul piano occupazionale c’è ancora una certa tenuta (+ 4.1% delle ore lavorate) ma le nubi all’orizzonte sono minacciose”.

Non siamo di fronte a una situazione facile, dunque: “A rendere problematico il quadro concorrono inoltre: il nuovo squilibrio tra import-export – le importazioni (+ 16.9%), superano in previsione le esportazioni (+9.7%), di più di 7 punti percentuali – che aggrava la bilancia commerciale; il calo degli investimenti che passano in un anno dal 15.2 al 8% e alcuni evidenti segni di sfiducia da parte di famiglie ed imprese”.

Sauro Rossi prosegue: “A fronte di un incremento del reddito disponibile del 6.2%, le prime hanno contratto i consumi del 5.7% dal 2021 al 2.4% del 2022 e le seconde fanno registrare un – 10% di iscrizioni e +53% di cessazioni rispetto al 2021, anno in cui si registravano ancora 1.314 unità attive in meno rispetto al 2019”.

Necessario allacciare un filo con le istituzioni secondo il segretario regionale di Cisl Marche: “Considerando la criticità del quadro che si profila, diventa indispensabile l’apertura di un confronto della Regione con le parti sociali e territori per indirizzare al meglio le scelte volte a sostenere l’economia e nel contempo tutelare famiglie e imprese dalle insidie inflattive. Nel futuro bilancio vanno individuate con lucidità le misure da adottare per interventi, in campo sociale ed economico, capaci di incidere sui problemi, in forma complementare a quelli collegati a PNRR e ai Fondi strutturali. I temi in gioco sono numerosissimi e richiedono alte capacità di selezione”.

Si passa ad analizzare le macro aree: “Sul tema lavoro, in combinazione con interventi nei vari settori per procedere alle necessarie stabilizzazioni e superare l’annoso problema dell’occupazione di donne e giovani, c’è da attuare e valorizzare il programma GOL; sul piano dello sviluppo, oltre all’accelerazione da imprimere ai vari progetti infrastrutturali sospesi, serve lavorare con più decisione sul riequilibrio territoriale, partendo dalle Aree colpite dal sisma e da quelle interne in generale. Sul piano sociale necessita un’azione più coordinata tra Comuni, Ats e Regione per arginare il fenomeno della povertà che sta coinvolgendo sempre più famiglie marchigiane. Analoga attenzione va dedicata a Sanità, Scuola e Trasporto Pubblico Locale, con interventi che debbono vedere legato ad una complessiva rivisitazione dell’assetto dei servizi per renderli più rispondenti ai bisogni, un alleggerimento dei costi a carico delle famiglie, a cominciare ovviamente da quelle più in difficoltà”.

Chiude Rossi: “A differenza di ciò che è stato fatto anche recentemente in tema di strutture socio-sanitarie e di trasporto pubblico locale, con decisioni della Regione assunte considerando esclusivamente le esigenze dei gestori dei servizi e in tema di riassetto del SSR, impedendo di fatto una discussione su come riorganizzare, in maniera coerente, servizi e strutture, serve un confronto a tutto campo per arrivare, con senso di responsabilità da parte di ognuno, alle scelte più incisive ed equilibrate possibili, per scongiurare nuove fasi recessive e conseguenti tensioni sociali. Alla Regione diciamo che la campagna elettorale non può giustificare rinvii perché il tempo stringe e non c’è un minuto da perdere”.

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