Il 2022 è un anno molto importante per Pavesi: fa infatti 85 anni dalla fondazione e 30 dall’ingresso nella famiglia di Barilla. A ricordarlo sui social è il gruppo #TheJoyofFood. Questo marchio propone tantissimi prodotti da forno e pasticceria e da sempre accompagna le famiglie italiane nei momenti in cui c’è bisogno di un po’ di gusto.
L’azienda Pavesi fu fondata infatti nel 1937, a Novara, da Mario Pavesi. All’inizio la produzione era limitata ai biscotti, principalmente i tradizionali Biscottini di Novara, chiamati Pavesini. Nel 1953 diventa società per azioni e muta la ragione sociale in Pavesini Biscottini di Novara Spa. Un anno dopo avviene l’inaugurazione della produzione di cracker. Arriva anche Epea, ossia Esercizio Pasticceria e Affini, società costituita allo scopo di gestire le attività di ristorazione autostradale. Nel 1962 nasce l’autogrill Pavesi, sulla A4, nei pressi del casello di Novara.
Nel 1957 viene creato anche il ramo d’azienda Pai (Prodotti alimentari internazionali) per patatine fritte e snack salati, poi ceduto alla San Carlo di Milano. Nel 1965 si lancia sul mercato la merendina Duetto. Nel 1967, collaborando con gli americani di Sunshine Biscuits, arrivano sul mercato i Ringo, biscotti farciti, nel 1970 i Togo, biscotti ricoperti di cioccolato, e i Tresor, simili ai Pavesini, ma ricoperti con granella di zucchero e striature di cioccolato.
Verso fine anni ’60, Italpi – finanziaria controllata da Edison, acquisisce il 50% di Pavesi, il 48% di Pai e il 42% di Epea, prendendo progressivamente il controllo dell’azienda. Nel 1971 Mario Pavesi decide di cedere a Montedison le quote residuali della società da lui fondata. Che ingloba tutte queste attività nell’Alimont. Nel 1974 altro movimento: il 50% di Alimont viene rilevato da Sme, società finanziaria statale per il settore alimentare, che cambia ragione sociale in Alivar. Nel 1977 Epea confluisce in Autogrill Spa. Nel 1990, si costituisce la joint venture Pavesi spa, con azionisti Sme e Barilla. Nel 1992, la società viene praticamente privatizzata con Barilla che rileva da Sme un altro 10 per cento delle quote della joint venture. Diventandone azionista di maggioranza con il 59 per cento. Nel 1993, Sme cederà a Barilla il restante 41 per cento.