il ritorno degli stranieri, la riscoperta della ruralità a seguito della pandemia e una gamma di servizi sempre più vasta fanno fare il pieno agli agriturismi italiani. Che quest’estate – secondo le stime del presidente di Agriturist, Augusto Congiunti, riportate da Food Affairs – conoscerà una crescita media della presenza di stranieri del 15%, con punte del 35%. Con un rafforzamento della quota di mercato per gli ospiti e per i pernottamenti, che lo scorso anno si attestava, rispettivamente, all’1% e all’1,2%.
A spingere i numeri degli agriturismi italiani contribuisce il ritorno degli americani e l’arrivo consistenti di quelli francesi e del Nord Europa. Con i ricavi destinati addirittura a consolidarsi, secondo Agriturist, rispetto al +30% registrato nel 2021.
Un trend che si stima proseguirà anche nel 2023. Annata per la quale il 10% degli agriturismi sta già raccogliendo prenotazioni.
Un successo segnato dalla bellezza delle campagne italiane, ma anche dalla capacità degli imprenditori del settore di assicurare nuovi servizi, in grado di rendere ancora più piacevole il soggiorno. Ad essere più gettonati sono infatti gli agriturismi che offrono prima colazione, organizzano lezioni di cucina e degustazioni, hanno la piscina e offrono passeggiate a cavallo, in bici o trekking.