Dl Aiuti bis, Copagri: bene, ma servono più risorse

agricoltura

E’ un giudizio in chiaroscuro quello che Copagri dà sul “Dl Aiuti bis” varato dal Governo. Perché da un lato il pacchetto di provvedimenti va a sostenere un comparto in grande sofferenza, quello agricolo appunto, stretto tra siccità e rincari record dei costi di produzione e dell’energia. Provvedimenti che accolgono molte delle istanze presentate dal comparto. La nota dolente, tuttavia, è l’esiguità delle risorse a disposizione, secondo quanto valuta Copagri.

“Abbiamo constatato con favore che nel testo licenziato dall’Esecutivo sono state accolte molte delle istanze presentate dalla Copagri – commenta il presidente Franco Verrascina – come il rifinanziamento con 200 milioni del Fondo di Solidarietà nazionale per affrontare l’emergenza siccità, pur se con risorse nettamente inferiori alle reali esigenze delle imprese e al conto dai danni causati dall’assenza delle piogge. Un ragionamento analogo va applicato anche per lo stanziamento di quasi 195 milioni per estendere al terzo trimestre 2022 il credito di imposta al 20% per il gasolio agricolo agevolato e mitigare in tal modo gli effetti dei rincari; anche in questo caso ci aspettavamo un impegno maggiore, dal momento che in tal modo si è persa un’opportunità per intervenire anche sul secondo trimestre, sul resto del 2022 e anche oltre la scadenza prevista”.

Taglio del cuneo fiscale, servono più risorse

Aggiunge però il presidente di Copagri: “Gli interventi per il taglio del cuneo fiscale, misura anch’essa richiesta dalla Confederazione e caldeggiata dalle imprese, sono senz’altro positivi. Anche se a nostro avviso insufficienti a far crescere il trend dei consumi, soprattutto se non accompagnati da misure strutturali che si inseriscano nell’alveo di una strategia di più lungo respiro condivisa e concordata con le parti sociali”.

Il contributo energia

“Anche per quanto concerne il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale – continua Verrascina – non possiamo mancare di ricordare al governo che tale lodevole intervento continua a non applicarsi alle imprese agricole, di cui all’articolo 2135 del Codice Civile, che non sono ricomprese nel decreto del Ministro dello sviluppo economico 21 dicembre 2017 e del decreto del Ministero della Transizione ecologica n. 541 del 21 dicembre 2021”.

“In ogni caso, ringraziamo il governo per aver voluto inviare un importante segnale di attenzione al comparto primario e una boccata d’ossigeno ai tanti produttori agricoli, che da tempo si trovano costretti a doversi confrontare con numerose difficoltà contingenti, che vanno a sommarsi alle tante problematiche ataviche che danni frenano lo sviluppo dell’agricoltura”, conclude il presidente della Copagri.

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