Una Guida sull’Umbria set di film e serie tv

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Dal lager nazista ricostruito a Papigno per il film da Oscar “La vita è bella” elle “Lezioni di cioccolato” perugino, fino alla Spoleto del prete-detective Don Matteo. La Repubblica ha dedicato alle tante volte in cui l’Umbria è diventata un set cinematografico e per la tv la sua ultima Guida, “Umbria e il Cinema – Storie, luoghi, star”.

Voci di cinema

Il volume attraversa il territorio sulle orme delle produzioni che nei decenni hanno beneficiato degli splendidi scenari e borghi che esso offre. Tante le voci dei protagonisti del mondo dello spettacolo, che raccontano le loro esperienze.  Pupi Avati racconta le pellicole che ha girato in Umbria, ma anche di come è nato l’amore per il territorio, in particolare Todi. Luca Argentero riporta alla mente le scene di “Lezioni di Cioccolato” girate nella Scuola del Cioccolato Perugina, tra gli aromi di cacao e le golose colate di cibo degli dei. Mentre Luisa Ranieri, che ha interpretato Luisa Spagnoli nell’omonima fiction ambientata a Perugia, parla del capoluogo e dei luoghi ai quali è rimasta affezionata.

Giancarlo Giannini si dice legatissimo ad Assisi, perché nella città di San Francesco “io e Lina Wertmüller e io decidemmo di fare pace, riconciliandoci dopo 14 anni di silenzi”. E poi le voci di Monica Bellucci, che riparte dalle sue origini a Città di Castello, Marco Bocci, originario di Marsciano, Valentina Lodovini, nativa di Umbertide, Michela Cescon, ormai cittadina di Città della Pieve, Elena Sofia Ricci, in regione già negli anni Ottanta con Carlo Verdone per “Io e mia sorella” e poi diverse volte fino al successo televisivo di “Che Dio ci Aiuti”.

Don Matteo

Immancabili le voci dal set di Don Matteo, con Flavio Insinna e Nino Frassica. Il regista Riccardo Milani parla dell’Umbria come di una regione in cui “si vive di piccole città che hanno il colore dei mattoni cotti nel fuoco e dei sassi che lastricano le strade. Poi c’è la campagna, fiumi lenti e pazienti come il Tevere, il Nera, il Nestòre, acque che diventano laghi antichi, come il Trasimeno, o il lago Tiberino che non esiste più, o cascate seducenti come quelle delle Marmore. Ma ciò che, a mio parere il cinema ha raccolto meglio di questa regione è la terra, i campi, la sua ruralità, la sua identità contadina, presente anche nella musica dei suoi dialetti e nel lessico delle persone più semplici”.

Ancora, le testimonianze di Francesco Cordio, Stefano Rulli, Valeria Ciangottini, Andrea Sbarretti, con una significativa panoramica anche sugli eventi e sui festival a tema, come è appunto quello di Baschi, che si caratterizza per promuovere e diffondere il cinema d’autore con particolare riguardo ai temi dei diritti umani e per favorire il confronto tra i registi.

Tutto questo prima di addentrarsi nel racconto dei luoghi del cinema, con tutto il bello e tutto il buono che hanno da offrire: Perugia e Assisi, Gubbio e Bevagna, Todi e Orvieto, Spoleto e Valnerina, Narni e Amelia, Terni e Cascata delle Marmore. Nel volume sono 225 i ristoranti consigliati, oltre 120 le dimore per prolungare la sosta e 170 gli indirizzi dove trovare le produzioni locali da portare a casa.

Il direttore Cerasa

“Don Matteo dopo Gubbio adesso si gira a Spoleto”, scrive nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa. A Gubbio – ricorda in queste pagine Diego Abatantuono – fu girato ‘Turné’ del premio Oscar Salvatores, ad Assisi Liliana Cavani ambientò parecchie scene del suo ‘San Francesco’. Amelia vide sfilare per diversi giorni fra le proprie piazze Alberto Sordi (‘Il Marchese del Grillo’) e Nino Manfredi (il ‘Pinocchio’, di Comencini). Mentre il regista Pupi Avati aveva deciso di stabilire il suo quartier generale alla periferia di Todi, dove girò sia un film struggente seppur sfortunato come ‘La via degli angeli’ e successivamente ‘I cavalieri che fecero l’impresa’, coinvolgendo decine di maestranze del luogo per i costumi e gli armamenti. Sempre Todi è stato eletto come scenario ideale da Paolo Genovese per la sua ‘Una famiglia perfetta’. La stessa copertina scelta per questa guida dedicata all’Umbria e al cinema appartiene alla storia della cinematografia: Roberto Benigni con un sorprendente attore orvietano, Giorgio Cantarini, nel film ‘La vita è bella’, girato a Papigno dalle parti di Terni, premio Oscar. Umbria e il cinema è questo ed altro ancora.

Umbria Film Commission

In questo contesto uno spazio è dedicato anche all’Umbria Film Commission, nata da appena un anno con il preciso scopo di promuovere il nostro territorio attraverso l’attrazione di produzioni che – nel filmare borghi e bellezze naturali – catturino e seducano turisti e appassionati, inducendoli a scoprire la magnificenza di una terra unica.
“L’Umbria racchiude l’essenza di una parte importante dell’Italia”, afferma Paolo Genovese, regista e presidente della Umbria Film Commission: “Con i suoi molti campanili, con il suo essere variegata, con la sua storia e i suoi scenari naturali, con il suo amore per il cibo e le produzioni di qualità, è fortemente rappresentativa del Paese. E questi sono solo alcuni dei motivi per i quali ben si presta a ospitare produzioni cinematografiche”.

La presentazione a Baschi

La nuova Guida di Repubblica “Umbria e il Cinema – Storie, luoghi, star” verrà presentata sabato 6 agosto, alle 20, a Baschi, nell’ambito della quinta edizione del Festival Internazionale dei Diritti Umani.

Sul palco, con il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa, il direttore artistico del Festival Francesco Cordio, lo scrittore Umberto Berlenghini e il giornalista Gilberto Santucci. Sarà l’occasione anche per riflettere sull’importanza delle produzioni cinematografiche per l’Umbria, sia dal punto di vista della promozione turistica che del peso economico ed occupazionale.

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