Agriturismi, in Toscana la stagione estiva ha raggiunto il livello pre Covid, grazie anche al ritorno degli stranieri. La loro presenza, in queste strutture, varia infatti tra il 70% ed il 90% in questi mesi estivi, secondo le stime di Coldiretti Toscana e Terranostra. Arrivi dunque in crescita rispetto alla scorsa estate, quando complessivamente tra luglio e settembre negli agriturismo della stagione si erano toccate le 260mila presenze.
“Le aspettative della vigilia – spiega Luca Serafini, presidente Terranostra Toscana – sono state ampiamente rispettate fino a qui. Gli ospiti stranieri, che erano mancati alle nostre strutture, ai nostri borghi e alle nostre città, sono tornati. Così come sono una bella conferma i nostri connazionali”.
Un dato importante per la regione con il maggior numero di agriturismi in Italia, con 5.406 strutture, 85mila posti letto e 1.942 piazzole. La Toscana è anche la regione con il maggior numero di strutture condotte da donne, con una quota del 20% sul totale, pari a 1.734 attività.
L’indagine: ecco perché si sceglie l’agriturismo
L’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi evidenzia che spesso l’agriturismo è scelto in abbinamento alla vacanza al mare o in montagna. Durante l’estate oltre 7 italiani su 10 (72%) andranno in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per una gita nella giornata o per sedersi al tavolo e guastare specialità locali del territorio a chilometri zero.
In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo, c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo Coldiretti Toscana e Terranostra – c’è l’enogastronomia con la possibilità di gustare ricette trasmesse da generazioni nelle campagne a base dei prodotti genuini del territorio.
Molti agriturismi si sono attrezzati per la giornata con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze d’indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali a chilometri zero di Campagna Amica.
Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax nel verde lontano dalle mete più affollate, ma c’è anche qualcuno che ha paura del Covid e trova sicurezza nello stare in campagna e chi vuole fare attività sportiva.
L’intrattenimento nelle campagne
“I nostri agriturismi – spiega ancora Serafini – sono campioni di accoglienza e servizi, ma anche di cultura ed intrattenimento contadino, con tantissime attività collaterali che spaziano dai corsi di cucina al trekking, dalla visita in cantina alle degustazioni fino alla presentazione di libri. Grazie alla legge sulla multifunzionalità sostenuta da Coldiretti oggi una struttura su due organizza e propone attività collaterali tra le più diverse che rappresentano un nuovo valore aggiunto nella scelta della vacanza da parte dei turisti. La dinamicità ha fatto la differenza in pandemia e la farà sempre di più in futuro. Le attività negli agriturismi avvengono all’aria aperta, in mezzo alla natura e questo è stato, ed è tutt’oggi, un enorme vantaggio. Le nostre campagne sono diventate teatri naturali per tante iniziative culturali, dove sono fiorite attività che fanno scoprire le strutture, il territorio, la buona cucina e le tradizioni ponendo sempre al centro il ruolo dell’uomo per la salvaguardia della natura e della biodiversità. Gli agriturismi sono scuole di vita contadina, ma anche di cultura civile”.