Seminativi, dalla Commissione europea deroghe agli agricoltori per aumentare i raccolti di cereali e semi oleosi. Un annuncio accolto con soddisfazione dal presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti: “Un provvedimento di assoluto rilievo, che abbiamo sollecitato e sostenuto anche per scongiurare il rischio di una crisi alimentare globale. In alcuni casi la carenza di cibo è già in atto”.
Per effetto delle misure annunciate dalla Commissione, potranno essere coltivati i terreni destinati a finalità non produttive.
Non scatterà, invece, la rotazione annuale obbligatoria dei seminativi prevista dalla nuova Pac (Politica agricola comune) che entrerà in vigore all’inizio del 2023. Una deroga, spiega Giansanti, che era particolarmente attesa dagli agricoltori, perché semplificherà le scelte dell’impresa in una fase così complessa, segnata da “un incremento senza precedenti dei costi di produzione, dall’energia ai fertilizzanti”.
Grazie a queste deroghe si potranno mettere a coltura almeno 3 milioni di ettari aggiuntivi in tutta l’Unione europea, di cui200 mila in Italia.
Una buona notizia, in un momento in cui la siccità, oltre agli aumenti dei prezzi anche legati al conflitto in Ucraina, stanno mettendo in ginocchio il settore. Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Commissione, i raccolti sono stimati quest’anno a 289 milioni di tonnellate, con una riduzione del 2,5% sulla precedente campagna. Per il grano duro, in particolare, la diminuzione sale al 7,4 %, circa 580 mila tonnellate in termini di quantità.
In Italia – fa sapere Confagricoltura – per la siccità la perdita dei raccolti di cereali ha raggiunto in alcune aree punte del 30% rispetto ai livelli dello scorso anno. Con il risultato di far salire la dipendenza dalle importazioni per la copertura del fabbisogno interno.