Cantine italiane: quali sono i punti deboli

Wine Meridian ha deciso di effettuare un’indagine, chiedendo a 400 enoturisti cosa li ha soddisfatti maggiormente nella visita alle cantine. E, di conseguenza, anche quali sono i punti deboli che sono emersi con più chiarezza. Vediamoli.

Un piano visite non codificato rispetto al target ospiti. Per esempio, un neofita vorrebbe una spiegazione semplificata o addirittura eliminata sulla tecnica di produzione; poca possibilità di degustare vecchie annate: sono poche le cantine italiane che dispongono di un archivio storico; incapacità di comunicare il territorio e le attività possibili in quell’area. Imprenditori e manager vorrebbero avere informazioni approfondite anche sul luogo, sul territorio circostante; kit di degustazione non adeguato (bicchieri, tovaglietta, schede vini, acqua, sputacchiera): sono tutti importanti e indispensabili; capacità linguistiche non adeguate, nonostante il miglioramento nelle nuove generazioni. La formazione dovrebbe essere costante.

Ci sono anche altri punti deboli, segnalati dai 400 enoturisti, ma i principali sono quelli sopra elencati.

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