Massinissa Askeur: “L’arte come strumento d’espressione per lasciare traccia ai posteri e superare le divisioni tra gli uomini”

Massinissa Askeur

“L’arte nasce dalla necessità di comunicare, la pittura è uno strumento d’espressione. È sempre stato così, sin dalla preistoria, quando l’uomo del neolitico lasciò le proprie tracce sulle pareti delle grotte”. Massinissa Askeur, artista di origine algerina che da dieci anni ha scelto di vivere in provincia di Varese, al confine con la Svizzera, ed è il pittore simbolista italiano contemporaneo più importante al mondo, descrive in questo modo la natura più profonda del suo lavoro. “L’artista è sempre calato nel qui ed ora, attraverso le proprie opere testimonia il tempo in cui vive a quanti verranno dopo” aggiunge Askeur, consapevole della doppia natura delle proprie opere, che “sono espressione del suo particolare stato d’animo, quindi di un messaggio totalmente personale, ma saranno anche interpretate da chi le osserverà ora ed in futuro, attribuendogli significati e letture sempre diversi”.

A restare costante nel tempo è il valore attribuito ai simboli, capaci di essere compresi da tutti gli uomini, andando oltre le differenze religiose e culturali. Proprio per questo Askeur li pone al centro della propria produzione artistica, ricca di riferimenti che richiamano le antiche tradizioni mediterranee: quella nord africana, quasi a rendere omaggio alle sue radici algerine, ma anche quelle greca, araba, etrusca, cartaginese e romana. Massinissa Askeur, che in quanto pittore simbolista prosegue il percorso avviato da artisti del calibro di Joan Mirò, ha già esposto nelle più importanti sedi del mondo: dalla Biennale di Venezia al Carrousel du Louvre. E ora è tornato in Italia per una serie di mostre private che toccheranno alcuni luoghi simbolici della Penisola legati all’acqua e al concetto di confine. Porto Ceresio, al confine tra Italia e Svizzera, così come Luino, ma anche Venezia, città sull’acqua e storicamente porta verso l’Oriente, e Città del Vaticano in quanto Stato all’interno di un altro Stato. “Il concetto – sottolinea l’artista – è quello dell’unione tra i popoli, da ricercare nelle origini comuni precedenti allo sviluppo di religioni e tradizioni culturali”.

La produzione di Massinissa Askeur, tuttavia, non si limita alle tele. Nel 2017, infatti, l’artista ha creato il marchio di orologi Napoleon Watch di cui cura interamente il design collaborando con una dita svizzera per la realizzazione tecnica degli orologi. Si tratta di un progetto a tiratura limitata: tutti gli orologi sono numerati, quindi unici. “Non sono semplici orologi, ma gioielli” sottolinea l’Askeur, da sempre appassionato di design, che vede anche in questo tipo di produzione l’occasione “per lasciare ai posteri una testimonianza della nostra epoca e della nostra civiltà”. Una testimonianza che resterà anche all’interno dell’annuario dell’Arte contemporanea “Artisti 22” (edito da Mondadori e curato anche da Vittorio Sgarbi), nel quale Massinissa Askeur è citato tra i 500 artisti contemporanei più influenti al mondo.

SCOPRI DI PIÚ

VISITA IL SITO
https://massinissaaskeur.com

Leggi anche: Massinissa Askeur, il più importante pittore simbolista italiano contemporaneo entra nell’annuario “Artisti 22”

Leggi anche: Massinissa Askeur: “L’arte è capace di superare le divisioni culturali e religiose parlando all’istinto innato dell’uomo”  

Exit mobile version