Piemonte: quadrimestre dicembre – marzo il secondo più secco dal 1802

Meteo da record in Piemonte: il quadrimestre dicembre – marzo, a Torino, è stato il secondo periodo più secco con carenza di piogge dal 1802 a oggi. Lo dice la Società meteorologica italiana. L’anno peggiore resta il 1989-1990. L’Arpa segnala la caduta di appena 28,4 millimetri di pioggia su Torino nei quattro mesi esaminati.

“A fronte di questa situazione, l’arrivo della pioggia può essere salvifico per i raccolti Made in Piemonte in un momento in cui le imprese stanno già subendo speculazioni, accaparramenti e blocco dei commerci a causa della guerra in Ucraina”, è quanto commentano Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale, rispetto all’arrivo della perturbazione lungo tutta la Penisola in un anno con precipitazioni più che dimezzate al nord Italia.

Il Po è sceso a meno 3,4 metri, più basso che a Ferragosto, il Lago Maggiore è in deficit di acqua del 31 per cento.

“Uno scenario difficile – continuano Moncalvo e Rivarossa – proprio nel momento in cui stanno partendo le semine primaverili. A preoccupare, inoltre, sono la mancanza di riserve idriche, gli abbassamenti dei livelli di falda e della portata dei corsi d’acqua: tutti elementi fondamentali per garantire l’irrigazione estiva di tutte le colture. Occorre, quindi, non solo individuare modalità efficienti ed efficaci per governare l’emergenza, ma anche avviare un processo attraverso il quale porre la necessaria attenzione al tema delle infrastrutture irrigue ed incrementare la capacità di conservazione, per utilizzare l’acqua nei momenti di maggior idroesigenza superando l’attuale condizione di diffusa dispersione”.

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