A Pasqua e per il 25 aprile in vacanza il 23% degli italiani

Dopo la fase peggiore della pandemia, il turismo italiano sembra rimettersi in moto. Secondo l’analisi Coldiretti/Ixè diffusa alla BIT di Milano, il 23% degli italiani andrà in vacanza nel ponte pasquale e in quello del 25 aprile. Il biennio in lockdown aveva quasi azzerato le presenze in alberghi e agriturismi, ma ora si registrano segnali di ripresa. Per Coldiretti, Pasqua sarà il primo banco di prova della ripresa del turismo nello Stivale.

Ben il 95% degli italiani rimarrà nel paese, uno su tre resterà addirittura all’interno della regione di residenza. Tra il 5% che andrà all’estero, quasi tutti faranno un viaggio in Europa, mentre in pochissimi si spingeranno oltre, tra America, Asia e Oceania. I ponti di primavera e il bel tempo stanno spingendo in molti a fare scampagnate e picnic: circa un milione di italiani passerà le feste primaverili all’aria aperta senza spendere troppo, godendosi il risveglio della natura e i paesaggi ameni delle nostre campagne, dice Coldiretti.

Le notizie sono una boccata d’ossigeno per le strutture di accoglienza, a partire dagli agriturismi che nel 2021 avevano perso ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani. Le 25mila strutture agrituristiche italiane sono già al lavoro per accogliere gli ospiti. Molte aziende si sono, infatti, attrezzate con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia. Chi sceglie l’agriturismo vuole riscoprire i piccoli borghi e i centri delle campagne, magari visitando percorsi archeologici o naturalistici. L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale e può contare su 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola.

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