Shangai, lockdown: container fermi nei porti

Export

(ANSA) - TRIESTE, 18 MAG - Immense gru di banchina, container a perdita d'occhio, migliaia di metri quadrati di superficie - tra magazzini, banchine e piazzali e tonnellate di merci in arrivo e in partenza da e per il Mediterraneo e il Far East: il porto di Trieste torna ad aprirsi alla città, con la quinta edizione di 'Open Day' di domani. Oggi l'anteprima era per gli 'Instagramer', ovvero gli appassionati del social network che permette la condivisione di immagini e brevi video, che hanno potuto visitare lo scalo giuliano e le sue attività produttive. (ANSA). Foto di Cristiana Missori

Il duro lockdown imposto nella città di Shangai a causa del covid costringe i container con alimenti congelati e prodotti chimici a rimanere bloccati nel porto più grande della Cina. I camionisti non possono arrivare al molo a ritirare la merce, fa sapere Bloomberg. Ostacolate dunque le importazioni, dice Ocean Network Express, nonostante il porto funzioni.

Si registra un numero ‘criticamente elevato’ di container refrigerati e articoli classificati come merci pericolose ammucchiati in due depositi di stoccaggio.

A Shangai sono segnalati 21 mila casi di covid, la peggiore epidemia degli ultimi due anni. La carenza di camion sta colpendo anche le aziende della città, che stanno lavorando durante il blocco. Il gigante dei chip Semiconductor Manufacturing International Corp lotta per garantire i camion per spedire i prodotti finiti.

I camionisti costituiscono una componente cruciale delle catene di approvvigionamento in Cina, spostando le materie prime dai porti costieri alle fabbriche più interne. È probabile che i traffici arretrati stiano contribuendo all’aumento delle navi incolonnate al largo della Cina, minacciando ritardi e tariffe di trasporto più elevate nei prossimi mesi.

A inizio aprile, la compagnia di navigazione Ocean Network Express ha fatto sapere che la congestione dei porti in Cina e in altre parti del mondo blocca il 10 per cento della flotta globale di navi portacointainer. “Le navi sono ferme in attesa di poter muoversi e stanno consumando molto carburante” ha dichiarato Jeremy Nixon, amministratore delegato di ONE alla conferenza Marine Money a Singapore del 5 aprile. “Se riusciamo a liberare quel collo di bottiglia, possiamo ottenere di nuovo i servizi nei tempi previsti”.

La flotta mondiale era formata da 5.587 navi che trasportavano 24,7 milioni di Teu di container l’anno scorso. Attualmente, sono bloccate più di 500 navi in coda nei porti, secondo Bloomberg.

Exit mobile version