Sta per arrivare un nuovo strumento per il monitoraggio delle produzioni cerealicole: è il registro telematico, previsto dall’articolo 39 del TFUE al fine di garantire la disponibilità del prodotto e orientare il mercato. Le finalità di monitoraggio previste dal TFUE non riguardano i soli prodotti cerealicoli, ma anche altre produzioni del comparto agroalimentare come ad esempio per il comparto lattiero caseario. A spiegare di più è Susanna Franzini, responsabile dei Servizi Tecnici di Confagricoltura Piacenza: “la legge stabilisce che sono obbligati alla registrazione sull’apposito registro le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali, le imprese di importazione e quelle di prima trasformazione che detengono, a qualsiasi titolo, cereali e farine di cereali. Rispetto alla disposizione precedente, che esonerava dall’obbligo le imprese che movimentavano meno di 5 tonnellate/anno per singolo prodotto, il limite di esonero è ora stato elevato a 30 tonnellate annue”.
Mancano i decreti attuativi, attesi entro fine aprile, poi tutto entrerà in vigore. Il MIPAAF dovrà fornire indicazioni sulle modalità da seguire per le annotazioni, cosicché le imprese coinvolte avranno un’ampia finestra temporale per organizzarsi, al fine di procedere correttamente e nei termini alla registrazione sul portale istituito dal SIAN. I termini delle registrazioni sono stati stabiliti dalla Legge di Bilancio 2021 e modificati con il decreto Milleproroghe: le operazioni di carico e scarico di cereali e di sfarinati a base di cereali devono essere registrate nel supporto telematico entro il giorno 20 del terzo mese successivo a quello di effettuazione delle stesse operazioni. I soggetti obbligati che non istituiscono il registro saranno sanzionati dal 1° gennaio 2024 con una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 4.000 euro.