Successo per il seminario di Confagricoltura Piacenza sul PSR

Si è tenuto sulla piattaforma Zoom il seminario tecnico rivolto agli associati di Confagricoltura Piacenza relativo al Psr – Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema. A fare il punto, su questa misura attesa dalle imprese agricole sono state Susanna Franzini, responsabile dei Servizi Tecnici dell’associazione, e Roberta Bettuzzi responsabile dell’Ufficio Sviluppo. Il bando ha un finanziamento di 58,5 milioni e sostiene progetti di sviluppo delle produzioni come meccanizzazione, riduzione dell’impatto ambientale, sostenibilità energetica, ecosostenibilità, impianti di irrigazione, creazione di invasi aziendali.

I contributi sosterranno gli investimenti delle imprese al 45% della spesa ammissibile, se condotte da giovani agricoltori o in zone svantaggiate, e al 35% negli altri casi. La spesa minima ammissibile è diecimila euro nelle zone con vincoli naturali e ventimila nel resto della regione. Tra i fattori di priorità: le aziende in zone svantaggiate o montane, i giovani agricoltori, gli investimenti dedicati a produzioni integrate, al settore biologico o a prodotti a qualità regolamentata, i piani di impresa tendenti al consumo zero di suolo. Premiata anche la valenza ambientale e la prevenzione di danni da eventi calamitosi o avversità atmosferiche: reti antigrandine, reti antinsetto, ventilatori/bruciatori antigelate.

Gli oltre 80 partecipanti hanno seguito con interesse i dettagli illustrati. Per Bettuzzi “il bando ricalca in buona parte le edizioni passate, ma con alcune importanti novità. Fondamentale è la corretta dicitura nelle fatture d’acquisto”. Gli uffici restano a disposizione degli utenti per evitare di incorrere in errori o perdere occasioni, è bene mantenere uno stretto collegamento informando su ogni variazione.

Ci sono altre misure in programma, come il bando per investimenti rivolti ad imprese agroindustriali, con risorse per oltre 59,2 milioni, rivolto ad aziende agroindustriali di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. I progetti riguardano tecnologie innovative che favoriscono nuove opportunità di mercato, interventi di tutela ambientale e sicurezza sul lavoro.

L’aiuto è fissato al 35% calcolato sul totale della spesa ammissibile, gli investimenti dovranno avere una dimensione tra centomila e 2,8 milioni, per il settore vitivinicolo l’importo minimo della spesa ammissibile è di ottocentomila euro. Per gli investimenti in regime de minimis la spesa massima ammessa è 300mila euro. Tra le priorità premiate: maggiori garanzie oggettive di positiva ricaduta dei benefici dell’investimento sui produttori agricoli, le garanzie ambientali, le certificazioni Dop, Igp e Stg delle produzioni, i vantaggi occupazionali nell’azienda, l’innovazione tecnologica.

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