Auricchio (AFIDOP): “etichetta a semaforo danneggia i formaggi italiani”

Mozzarella

Sopra alle eccellenze gastronomiche italiane aleggia la Spada di Damocle del sistema Nutriscore, una sorta di etichetta a semaforo che attribuisce un colore sfavorevole a prodotti come i formaggi, disincentivandone il consumo e dando informazioni scorrette ai consumatori. Una misura che, sommata alla crisi cronica e alla difficoltà di reperire materie prime per via della guerra in Ucraina, potrebbe essere la pietra tombale su alcuni prodotti del Made in Italy.

Potremmo vedere in futuro una caprese senza Mozzarella di Bufala Campana o spaghetto al pomodoro senza Parmigiano Reggiano? Forse. Per scongiurare questa prospettiva, AFIDOP – l’Associazione dei Formaggi Italiani DOP con i Consorzi di Tutela dei formaggi a denominazione d’origine protetta ha deciso di mettere in atto una campagna social con 10 piatti iconici italiani “SENZA” in cui il formaggio è ingrediente distintivo. Il Nutriscore ha una scala colorata, da verde scuro a rosso, e delle lettere da A a E, per indicare se un alimento è sano o va evitato.

Ma quanto danno farebbe all’Italia il Nutriscore? Secondo un’indagine di Ipsos per l’Osservatorio Waste Watcher International, realizzata su di settemila cittadini di Stati Uniti, Russia, Canada, Regno Unito, Germania, Spagna e Italia, per 3 consumatori su 4 le informazioni nutrizionali in etichetta possono influenzare le scelte nel carrello e il 40% cambierebbe i consumi in ragione dei colori apposti sulle etichette. Nel “mirino” del Nutriscore ci sono i principali formaggi italiani: Asiago DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Parmigiano Reggiano DOP e Pecorino Romano DOP.

Antonio Auricchio, presidente di AFIDOP, dice un no secco al Nutriscore “e alle etichette basate su quantitativi di riferimento scollegati dalle abitudini di consumo nella dieta quotidiana. Sono strumenti fuorvianti che svalorizzano l’immagine delle DOP, mentre sosteniamo informazioni corrette e complete al consumatore per una alimentazione sana ed equilibrata”. Gli fa eco il nutrizionista e gastroenterologo Luca Piretta, per il quale la dieta è un comportamento complessivo che si tiene ogni giorno, non è fatta solo di un cibo o di un colore verde che dà l’idea di poterne mangiare a volontà o di un colore rosso che fa apparire un determinato alimento come proibito.

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