Cia Agricoltori Piemonte: Carenini rieletto presidente

Il 44enne Gabriele Carenini, cerealicoltore di Valmacca, in provincia di Alessandria, è stato rieletto per il secondo mandato consecutivo presidente di Cia Agricoltori del Piemonte: resterà in carica fino al 2026. La nomina è stata decisa dall’assemblea dei delegati, tenutasi nella Tenuta La Romana di Nizza Monferrato. Durante la parte pubblica dell’incontro, hanno parlato l’assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte, Marco Protopapa, e numerosi parlamentari, assessori e consiglieri regionali, sindaci e rappresentanti del mondo agricolo e dell’economia del territorio. Le conclusioni sono state affidate a Claudio Merlino, direttore generale di Cia Agricoltori Italiani.

“Sono grato ai soci che mi hanno confermato la fiducia – ha detto Carenini – ci aspettano sfide molto impegnative, ma l’esperienza maturata in questi anni certamente sarà di aiuto a me e a tutta l’Organizzazione. Ho avuto la fortuna di lavorare a fianco di collaboratori straordinari, in Piemonte Cia Agricoltori italiani può contare su un tessuto associativo e una dirigenza molto qualificati e determinati. Siamo agricoltori a servizio degli agricoltori e questo fa la differenza. Rinnovo l’impegno ad agire all’insegna dell’ascolto e della vicinanza concreta ai soci, portando all’attenzione dei tavoli di Torino e Roma le emergenze che necessitano di interventi immediati e di programmazione a lunga scadenza e rafforzando il più possibile la rete di relazioni politiche e istituzionali dell’Organizzazione, con serietà e nel rispetto dei ruoli”.

Nella relazione a conclusione dei primi quattro anni di mandato, Carenini ha ricordato le battaglie con i lupi e la fauna selvatica (con manifestazione nella sede del Consiglio regionale del Piemonte), ma anche la devastazione dell’alluvione, affrontata coinvolgendo il Parlamento; i ristori dopo la pandemia, con attenzione ad agriturismo e florovivaismo; l’emergenza delle risorse idriche, su cui c’è stato un confronto con tutti i soggetti interessati presso la Regione Piemonte. Per il futuro, si è parlato di reddito, digitale e sfida green.

“Territorio, cibo, ambiente, clima e welfare – ha osservato Carenini – hanno subito una profonda trasformazione, nella quale il settore agricolo è chiamato ad assumere un ruolo da protagonista. I meccanismi di intervento devono essere concertati con chi, come noi, abbia il polso vivo della situazione. Le molte risorse che l’Europa mette a disposizione, devono avere un’utilità effettiva, senza sprechi in step farraginosi e infruttuosi. Il futuro di imprese, cittadini e territori dipenderà dalla capacità di saper interpretare i modelli di sviluppo all’interno dei mutamenti del contesto in cui ci si trova, con duttilità e velocità di azione e decisione”.

In primo piano, i nuovi orientamenti di Pac, Psr e Pnrr, il turismo e l’enogastronomia, la ricerca, l’innovazione e l’Università, l’acqua e irrigazione, la scommessa sui giovani e la capacità di fare squadra.

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