Osservatorio Immagino GS1 Italy, i dati su etichette e consumi

Young woman in the supermarket choose food

L’Osservatorio Immagino, realizzato da GS1 Italy in collaborazione con Nielsen, monitora le preferenze dei consumi degli italiani con cadenza semestrale incrociando le informazioni riportate sulle etichette di migliaia di prodotti, compresi numerosi prodotti alimentari, con le rilevazioni di Nielsen su venduto, consumo e utilizzo dei media. Nell’ultima rilevazione sono stati raccolti dati su 125mila prodotti, tra cui 75.454 prodotti alimentari, usando il metaprodotto Immagino, un indicatore statistico calcolato in base ai nutrienti presenti nella tabella nutrizionale e alle vendite dei prodotti.

Quali tendenze sono state notate negli ultimi 12 mesi? Sono aumentate le fibre (+0,8%) mentre calano carboidrati e zuccheri, soprattutto per la diminuzione di farina, pasta di semola, biscotti. Per quanto riguarda il cosiddetto made in Italy, i risultati hanno visto un aumento del +1,8% e ormai contano il 26,9% del sell-out del paniere alimentare dell’Oi: tra i prodotti con claim di “italianità” in etichetta troviamo pizze surgelate, arrosti affettati, bevande a base di tè.

Il paniere con il migliore andamento è stato quello delle indicazioni europee DOP-DOC e DOCG (+11,5 %), in particolare grazie alla vendita di prosecco, vini e spumanti classici. I prodotti alimentari che hanno precisato in etichetta la loro regione di provenienza sono aumentati del +5,4%, in particolare Trentino-Alto Adige, Sicilia e Piemonte. Ottengono ottimi risultati i prodotti con claim legati all’assenza di determinati elementi: “senza conservanti” cresce del 18,4% rispetto all’anno precedente, “non fritto” del +16,5%, “poche calorie” (+11,5%).

Tra gli altri claim che hanno ottenuto buoni risultati e aumentato le vendite ci sono quelli la cui etichetta indica la presenza di zinco, magnesio e proteine, quelli “senza glutine”, i vegetariani, i claim che annunciano la presenza di semi di zucca e sesamo. Va molto forte la spirulina che ha fatto registrare un sorprendente +63,2%. Molto bene i claim legati a particolari metodi di lavorazione: è il caso della birra “non filtrata”, dei prodotti “lavorati a mano”, dei cibi sottoposti ad “affumicatura”.

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