Coldiretti: flash mob per la pace alla Fiera Agricola di Verona

Lo scorso 2 marzo, alla Fiera Agricola di Verona, giovani e donne della Coldiretti hanno organizzato un flash mob chiedendo la pace. Queste sono infatti le conseguenze anche economiche della guerra: il 25 per cento dei giovani agricoltori nell’ultimo mese ha ridotto la produzione a causa degli aumenti energetici.

Sul palco, sono saliti il presidente nazionale Ettore Prandini e la delegata Veronica Barbati; e poi il governatore del Veneto Luca Zaia, l’eurodeputata Mara Bizzotto e il direttore regionale Marina Montedoro, il sindaco Federico Sboarina, la responsabile di Donne Impresa, Chiara Bortolas, il neo delegato di Giovani Impresa Veneto Marco De Zotti e tutti i rappresentanti provinciali dei coordinamenti femminile e giovanile.

“L’agricoltura – denuncia Coldiretti – è infatti l’unico settore che registra un calo del valore aggiunto (-0,8%) in netta controtendenza all’andamento generale con un balzo del 6,6% del Pil rilevato dall’Istat nel 2021. Con l’aumento dei costi si rischia l’abbandono delle produzioni con il latte che, ad esempio, viene pagato agli allevatori appena 38 centesimi al litro, mentre un coltivatore di pomodoro da industria per la passata si vede corrispondere addirittura solo 10 centesimi al chilo”, secondo l’analisi Coldiretti.

“Non va meglio per chi produce le arance, dove il prezzo in campagna è di 43 centesimi al chilo, che scendono a 18 centesimi al chilo nel caso delle carote. Un chilo di grano che viene pagato agli agricoltori 31 centesimi serve per produrre un chilo di pane che viene venduto a consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 4 euro a seconda delle città. Il problema vero – evidenzia Coldiretti – è il costo dell’energia che è esploso ed ha colpito tutte le attività produttive, dal gasolio per il trattore necessario alle semine al riscaldamento delle serre fino al prezzo dei concimi per garantire fertilità ed aumentare la produzione che è balzato del 170%”.

Nell’ultimo anno, sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno, secondo l’analisi Coldiretti-Divulga. Un cambiamento che non accadeva dalla rivoluzione industriale. Ci sono 55 mila azienda in Italia guidate da Under 35 per una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. Un fenomeno espansivo che rischia però grosso a causa dell’esplosione dei costi e della guerra.

“Occorre sostenere il fenomeno del ritorno alla terra e la capacità dell’agricoltura italiana di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo” afferma la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati nel sottolineare la necessità di “superare le tensioni internazionali, ristabilire la pace e investire su un settore strategico per far ripartire l’Italia e l’Europa grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità”.

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