Dott. Paolo Casoni: con l’ecoterapia Sonovein le vene varicose si trattano in ambulatorio, in modo non invasivo

Dott. Paolo Casoni

Eliminare le vene varicose in un’unica seduta ambulatoriale, senza avere cicatrici, senza rischio di infezioni e ritornando immediatamente alla vita normale. Sembra incredibile pensando al fatto che l’unica strada per trattare questa patologia così diffusa, solo qualche anno fa era un’operazione chirurgica di safenectomia in sala operatoria in cui la vena dilatata veniva “strappata” con anestesia e tutte le conseguenze post operatorie. Ma la tecnologia in questo campo medico ha fatto grandi passi avanti (laser, radiofrequenza, trattamenti endovascolari con colla cianoacrilica, schiuma sclerosante) fino a permettere di arrivare ai risultati innovativi e totalmente non invasivi dell’ecoterapia Sonovein. “Il Sonovein o HIFU, ultrasuoni focalizzati ad alta intensità – spiega il dottor Paolo Casoni, specialista in chirurgia generale, oncologia clinica e chirurgia vascolare, vice presidente dell’Associazione Flebologica Italiana e direttore sanitario del Centro Ippocrate Vein Clinic di Parma, già docente presso l’Università degli Studi di Parma – utilizza, appunto, ultrasuoni come quelli dell’ecografia ma contrariamente a quanto avviene a livello diagnostico, sfrutta onde ad alta energia e le focalizza sulla vena da trattare. In questo modo si fa convergere in un punto preciso della vena la fonte di calore e si crea la cosiddetta “termoablazione”, cioè una chiusura di quel tratto di vena interessato dalla dilatazione. Viene preservato e conservato tutto il resto del patrimonio venoso che è preziosissimo per il nostro organismo; il paziente non ha cicatrici perché tutto avviene senza accesso interno alla vena e può riprendere le sue attività quotidiane appena esce dall’ambulatorio”.

In alcuni casi più complessi l’utilizzo del Sonovein non basta a risolvere il problema e si può intervenire simultaneamente con una nuova schiuma sclerosante uniformata ai più moderni standard europei. “Si tratta – conferma il dott. Casoni – di una schiuma realizzata con un apparecchio chiamato VariXio in maniera standardizzata e quindi sempre uguale e più efficace delle schiume tradizionali“.

L’ecoterapia è stata introdotta recentemente, nel mondo ce ne sono una decina, 5 o 6 in Europa ed una sola in Italia, presso il Centro Ippocrate di Parma. “Il nostro obiettivo – puntualizza il dottor Casoni – è quello di diffondere questa tecnologia quanto più possibile. Ovviamente non può essere utilizzata da tutti, servono medici preparati e competenti e noi vogliamo condividere le nostre conoscenze e fare formazione. Per quanto riguarda la tecnologia è ancora un macchinario grande e costoso quindi stiamo collaborando con l’azienda francese che l’ha ideato, la Theraclion, affinché, grazie alla ricerca, possa diventare più smart e più accessibile”.

Per informazioni si può visitare il sito https://www.ippocrateparma.it

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