Cinzia Franchini, Ruote Libere: “Facciamo stop generale di un paio di giorni”

Il giorno dopo il nulla di fatto nell’incontro tra le principali associazioni di autotrasportatori e la vice ministra dei Trasporti Teresa Bellanova, la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini rilancia: “Facciamo uno stop generale di un paio di giorni”. Poi commenta: “Le associazioni dicono che continueranno a trattare a oltranza, ma intanto hanno sospeso. E non hanno ottenuto nulla. Non siamo molto ottimisti. Siamo in una situazione di stallo, ma parte del Sud è fermo. È un momento di grande difficoltà, questi aumenti non si riescono a ribaltare sulla committenza. Il prezzo del petrolio continua ad aumentare: siamo a 93 dollari al barile. Questa mattina, ai rifornimenti per l’extra-rete, il carburante veniva 1,69 euro al litro, in un’area di servizio nei pressi di Piacenza 1,85. Sono troppo alti”.

È in atto una guerra tra agricoltori e autotrasportatori? “La protesta dei primi non deve essere indirizzata a noi, ma al Governo. È una guerra tra poveri. Dovremmo invece organizzarci, fare uno stop di due giorni, ma generalizzato. Agli agricoltori posso dire che capiamo le loro ragioni, ma non è una guerra tra noi. Noi dovremmo essere solidali, dire che questi costi non sono sostenibili”.

Va giù dura, Franchini: “Le associazioni dovrebbero vergognarsi, chi è in strada dovrebbe chiedere le dimissioni dei rappresentanti. Tratteranno a oltranza per modo di dire, e al Governo non posso chiedere niente perché gli ha già concesso tutto. Ma non hanno domandato di calmierare il costo del carburante”. Il pensiero va anche oltre: “Dovesse scoppiare una guerra Russia – Ucraina, petrolio, gas e materie prime schizzerebbero ancora più in alto. C’è questa preoccupazione, inoltre il petrolio sale e scende a seconda anche solo della parole di Putin”.

Improbabile uno sciopero generale: “Lo vedo lontano, ma in tutta onestà non ho memoria di manifestazioni spontanee. È un evento storico per me che gli autotrasportatori scavalcassero le associazioni e facessero da soli”. Ruote Libere come si pone in questa situazione: “Noi abbiamo già detto le nostre proposte a Bellanova: di calmierare il costo del gasolio, riducendo le imposte. I nostri associati vanno avanti, un fermo farebbe controproducente, anche perché non fermerebbe il Paese”. Su Bellanova, Franchini aggiunge: “Al tavolo non ha convocato tutte le associazioni iscritte all’Albo e questo non va bene. Perché dialoga solo con qualcuno?”. Rilancia la manifestazione unitaria: “Sono però contraria totalmente ai blocchi. Esporremmo i nostri colleghi e noi stessi a sanzioni e a situazioni di carattere penale. Se ci si deve fermare, è meglio non uscire proprio dal piazzale della ditta. Questo è ciò che andrebbe fatto. E poi una o due giornate di protesta simbolica in cui ritrovarsi in una città o in più città”. No anche ai tir lumaca: “Sono situazioni già vissute in cui alla fine non si è ottenuto nulla”.

Chiude: “La situazione ora è molto calda, ma nessun telegiornale ne dà notizia. E il Governo ignora tutti, questo non è bello”.

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