Agia Trentino, l’Associazione dei giovani imprenditori di Cia Trentino, ha un nuovo presidente: si tratta di Alessio Chistè, che sarà coadiuvato da Andrea Rechia e Riccardi Fiamozzi, nominati vice presidenti. L’Agia è nata dieci anni fa, consolidandosi come realtà importante nel mondo dei giovani agricoltori (i soci hanno tutti meno di 40 anni e attualmente sono una trentina con età media di 25 anni).
I nuovi vertici sono stati nominati durante l’assemblea annuale. Chistè è stato affiancato in giunta da una quindicina di associati che rappresentano tutte le aree agricole del Trentino e tutti i comparti di produzione. Il neo presidente ha 32 anni, è frutticoltore e produttori di asparagi della Rotaliana, oltre a essere un componente storico della giunta di Agia. Sostituisce Nicola Del Monte, viticoltore di Tione.
Queste le prime parole di Chistè: “Ora l’associazione deve evolversi e portare avanti i tanti progetti avviati. Dopo gli anni di pandemia, è ancora più importante trovare nuove forme di aggregazione e riflessione sui problemi dei giovani imprenditori agricoli di montagna”. Ha fatto sapere di voler coinvolgere nuovi giovani: “L’associazione deve essere fedele interprete delle istanze giovanili, che sono molte e che vanno dai problemi della rappresentanza, a quelli del credito a quelli della consulenza e della ricerca in un sistema di agricoltura sempre più green, con particolare attenzione all’aspetto ambientale”.
Paolo Calovi, presidente di Cia Trentino, ha aggiunto: “La partecipazione a un’associazione come questa è un’opportunità per poter unire le istanze e dialogare direttamente con le istituzioni. Voi siete il futuro, è a voi che lanciamo la grande sfida di unire sempre di più il mondo agricolo, perché possa incidere di più sulle scelte per il futuro”. Presente anche il numero uno nazionale di Agia, Stefano Francia, che ha parlato del green come della “sfida di tutti per salvare le produzioni e la formazione continua come promotrice del cambiamento
L’obiettivo di Agia Trentino è supportare le giovani aziende e il ricambio generazionale in agricoltura, con i piedi nella tradizione agricola e la mente verso il futuro di questo settore.