Cna Ancona: blocco cessione dei crediti bonus edilizia, stop a un 1 cantiere su 2

Si tratterebbe della più brusca ed inaspettata frenata della ripresa economica italiana. È questo lo scenario che Cna sta dipingendo a tutti i livelli nazionali e territoriali nel caso in cui il Governo perori l’intento di bloccare, di fatto, la cessione dei crediti collegati ai bonus dell’edilizia. Vietare la cessione dei crediti significa infatti fermare lo sviluppo del Paese. E per le Marche potrebbe essere significare lo stop anche di 1 cantiere su 2 fra quelli in procinto di partire e i tanti già programmati per il 2022.

“È inammissibile che per colpa di alcuni truffatori venga messa in discussione la “sostanza vera” della ripresa economica italiana – afferma Giampiero Cardinali, presidente Unione Costruzione Cna Ancona – Le truffe vanno perseguite penalmente con gli strumenti di legge, aumentando e perfezionando i controlli. Ma che a pagare siano sopratutto le nostre aziende serie ed i lavoratori onesti è inconcepibile. Davanti a raggiri ai danni dello Stato perpetuati in altri contesti (come “reddito di cittadinanza”) mai si è discussa l’interruzione della misura. Ora invece, con la minaccia dello stop alla cessione dei crediti di imposta, siamo al paradosso e rischiamo il fallimento a catena di imprese reali e serie che lavorano ma si ritrovano senza liquidità per pagare forniture, collaborazioni e dipendenti. Tutto questo nonostante la maturazione di crediti importanti nel cassetto fiscale. Per colpire i delinquenti si uccide l’economia reale, fatta dalle piccole imprese dell’edilizia, degli impianti, dei serramenti, che hanno lavorato per riqualificare le case degli italiani.”

I dati del Superbonus 110% nelle Marche, al 31 gennaio 2022, dimostrano in maniera lampante la bontà dell’iniziativa, con 2.462 cantieri avviati con detrazioni previste a fine lavori ammessi 513.986.677,91 di cui conclusi per quasi 360.000.000. Numeri dentro i quali si muovono, solo in provincia di Ancona circa 1.000 imprese edili, con un trend in crescita per la prima volta dopo gli anni della crisi del 2011.

“Il Superbonus 110% e i bonus edili minori, sono misure che hanno una visione innovativa della riqualificazione e portatrici di aspettative di sviluppo – continua Cardinali – Le finalità sono le più giuste: la riqualificazione degli immobili degli italiani in termini di sicurezza sismica, di efficientamento energetico, di decoro urbano, di valorizzazione del patrimonio immobiliare, di non consumo di ulteriore suolo. Un circolo virtuoso che si è trasformato in economia reale e occupazionale, conoscendo il moltiplicatore di valore del settore dell’edilizia, definito il volano dell’economia per il traino che ha su tanti altri settori produttivi e di servizi. Non possiamo che invece bocciare su tutta la linea la “gestione politica e normativa”. Già dall’esordio della normativa è stato un susseguirsi di incertezze, interpretazioni e modifiche. Il confronto serrato di questi giorni con il Governo sembra convergere su alcune proposte normative a risoluzione di questo ennesimo “pasticcio” – conclude Cardinali – . Cna Ancona sta lavorando a stretto contatto con Cna nazionale per trovare la migliore soluzione in tempi strettissimi, ancor prima di correttivi in conversione in legge”.

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