Matteo Fortunati, Assoturismo Confesercenti Umbria: “Il green pass ha fallito”

Matteo Fortunati

“Siamo in fase brutta, molto brutta”. A parlare è Matteo Fortunati, presidente di Assoturismo Confesercenti Umbria. Omicron e la risalita rapida dei contagi stanno mettendo in crisi tutto l’apparato turistico, dei bar e dei ristoranti dell’Umbria. Tanto che “le presenze sono state annullate, c’è stato un crollo vertiginoso, pazzesco delle presenze. Il trend è iniziato a Natale”.

Fortemente critico Fortunati sul green pass: “Questo strumento di prevenzione e controllo ha fallito. Doveva indurre la gente a vaccinarsi, non era davvero per contenere il covid. È la dimostrazione che sono in confusione”.

Di fatto grave in fatto grave, la storia prosegue: “Il governo non ha fatto nulla per impedire l’invio delle cartelle esattoriali. Sono partite tutte, le aziende sono state investite da richieste di pagamenti e ora c’è una situazione atroce di rincaro gas e luce, in più ci sono i vecchi debiti che sono cresciuti ulteriormente. Governo, ma anche Regioni e Comuni devono intervenire per aiutare concretamente le aziende turistiche, i bar, i ristoranti, gli hotel, le agenzie viaggi e i noleggiatori”. Che nessuno pensi ai ristori come toccasana: “Sono insufficienti, alcune strutture non ci hanno pagato neanche i costi fissi”.

Fortunati racconta: “L’Italia, a causa della crisi, sta diventando anche terra di conquista per gli stranieri. Bill Gates ha acquistato il Danieli a bassissimo costo, ora entrato nel gruppo Four Seasons. È una situazione di grande allarme, l’Italia è oggetto di speculazione di fondi d’investimento americani e inglesi, rischiamo che le strutture più importanti passino di mano a prezzi bassissimi a speculatori stranieri. Il Governo deve tenerne conto, dobbiamo tornare a fare politica seriamente”.

Guardandosi in giro, Fortunati scopre che oltre alla pandemia a creare confusione c’è il tanto parlare in tv di esperti o presunti tali: “Omicron è altamente infettiva? Prima dicono che però non c’è alcun pericolo, poi che è invece è gravissima. Però in realtà gli ospedali sono realmente meno affollati con questa variante. La gente va in televisione, ma nessuno sa ancora bene come va perché non si sta studiando bene”.

Fortunati chiude amaro: “Qualcosa non torna, dopo due anni sarebbe il caso di affrontarla davvero la pandemia. Siamo di fronte a una grande confusione, la politica deve intervenire per il commercio e per il tessuto economico, non può spendersi in modo qualunquista e solo per la pandemia. Io prevedo anche brutte cose, gli imprenditori non ne possono più”.

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