Esportazioni Sicilia: balzo nel terzo trimestre 2021, +26,2%

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(ANSA) - TRIESTE, 18 MAG - Immense gru di banchina, container a perdita d'occhio, migliaia di metri quadrati di superficie - tra magazzini, banchine e piazzali e tonnellate di merci in arrivo e in partenza da e per il Mediterraneo e il Far East: il porto di Trieste torna ad aprirsi alla città, con la quinta edizione di 'Open Day' di domani. Oggi l'anteprima era per gli 'Instagramer', ovvero gli appassionati del social network che permette la condivisione di immagini e brevi video, che hanno potuto visitare lo scalo giuliano e le sue attività produttive. (ANSA). Foto di Cristiana Missori

La Sicilia ha chiuso il terzo trimestre del 2021 con un balzo dell’export: +26,2 per cento, vale a dire 7 miliardi 295 milioni 745 mila e 333 euro in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Si piazza in questo modo all’undicesimo modo tra le regioni italiane. Già nel secondo trimestre c’era stato un aumento del 16,4 per cento, contrariamente al primo trimestre quando si era registrato un ribasso del 10,21 per cento (nel 2020 già c’era stata una flessione del 24,25 per cento e nel 2019 del 14 per cento).

L’analisi è di Unioncamere Sicilia. Tutti i prodotti merceologici vanno in territorio positivo. Coke e prodotti petroliferi raffinati 3 miliardi 931 milioni e 352 mila euro (53,89 per cento dell’export siciliano), sostanze e prodotti chimici 648 milioni e 848 mila euro (8,89 per cento), alimentari, bevande e tabacco 598 milioni e 630 mila (8,21 per cento), prodotti agricoli, animali e della caccia 448 milioni e 338 mila euro (6,49 per cento), metalli base, prodotti in metallo 222 milioni e 831 mila euro (3,05 per cento), articoli in gomma e materie plastiche 218 milioni e 765 mila euro (3 per cento), apparecchi elettrici 187 milioni e 754 mila (2,57 per cento), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 177 milioni e 829 (2,44 per cento).

Pino Pace, presidente di Unioncamere Sicilia, dice: “I numeri dicono che la Sicilia supera anche la media italiana, che si attesta sul +20,1 per cento, e questa è una conferma ulteriore di quanto le nostre esportazioni siano sempre fondamentali per l’economia della Sicilia. Oltre un miliardo e mezzo in più rispetto allo stesso periodo 2020, numeri importanti dopo quasi due anni di pandemia di covid che ha cambiato le nostre vite e il mondo. Tutto è stato condizionato dall’emergenza sanitaria. I prodotti delle imprese siciliane hanno un’attrattiva unica a livello mondiale, pertanto, questo importante balzo in avanti ci lascia tanta fiducia per il prossimo futuro”.

Guardiamo ora le esportazioni nelle singole province, tutte positive tranne due. Siracusa +43,66 per cento, Enna +30 per cento, Ragusa +29,27 per cento , Catania +14,67 per cento, Trapani +17,81 per cento, Palermo +11,35 per cento, Agrigento +1,61 per cento, Messina -4 per cento, Caltanissetta -32,28 per cento.

I prodotti siciliani trovano lo sbocco principale nella Francia, poi ecco Spagna, Paesi Bassi, Gibilterra, Turchia, Belgio, Egitto, Regno Unito e Croazia.

Santa Vaccaro, segretaria generale di Uniocamere Sicilia, commenta: “Gibilterra, Turchia, Belgio, Egitto, Malta, Regno Unito, Marocco, Slovenia e Libia fanno registrare i numeri più alti a confronto con il terzo trimestre dell’anno scorso. In calo Tunisia, Algeria e Albania. Tra i Paesi in cui la Sicilia esporta di più storicamente ci sono anche gli Stati Uniti”.

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