Caro energia: Switcho, a gennaio 2022 si può arrivare a +690 euro l’anno

Con i rincari di ottobre, in bolletta ci siamo ritrovati con un aumento medio di 170 euro a famiglia per il trimestre che va da ottobre a dicembre 2021. Se venissero confermate le previsioni per gennaio 2022, ci sarebbe un ulteriore impatto da 690 euro l’anno a famiglia (di quattro persone).

Le stime sui rincari nei costi dell’energia sono di Switcho, app del risparmio personalizzato che aiuta i suoi clienti a gestire le spese come luce, gas, internet, telefonia e assicurazione auto.

Gli aumenti di gennaio 2022 potrebbero costare 450 euro l’anno per una coppia con contratto sotto tutela, ma arrivare a 690 per un nucleo familiare di quattro persone. E a 960 euro al mese per un ristorante medio, quasi il doppio rispetto al periodo precedente ai rincari. Switcho ha preso a campione più di 50 mila bollette: “Siamo la prima piattaforma in Italia a fornire stime di risparmio personalizzato per ogni singolo utente, a partire dalla condizione di partenza: questo ci mette nelle condizioni di avere un Osservatorio privilegiato sul mercato e sui consumi – dice Redi Vyshka, coo e co-founder di Switcho – Nel descrivere gli aumenti che stanno subendo luce e gas si parla sempre di punti percentuali, ma è quando si guarda ai valori assoluti che si vede il vero peso di questi rincari: l’aumento delle tariffe ha già prodotto aumenti in bolletta in media di 200 euro per una famiglia di quattro persone nel 2021 (di cui 170€ solo nell’ultimo trimestre 2021); un costo che, guardando alle previsioni per il 2022, potrebbe arrivare a 690 euro l’anno se il governo manterrà gli ultimi interventi, altrimenti il rincaro sarà maggiore”.

Un passaggio rapido al mercato libero di gas e luce potrebbe aiutare i 12 milioni di italiani (il 40 per cento dei contratti luce e gas totali) in regime tutelato a risparmiare fino a 690 euro l’anno per una famiglia di quattro persone e fino a 450 euro per una coppia, annullando dunque completamente il rincaro.

“Gli aumenti dei costi della materia prima stanno portando un fenomeno che non si osservava da anni nel mercato: negli ultimi due trimestri, infatti, e anche nel prossimo, il mercato libero – specialmente sull’online, offre tariffe migliori di quello tutelato – spiega Redi Vyshka – Cambiare operatore e passare dal mercato tutelato a quello libero in questo momento può essere molto conveniente, specialmente nei periodi a ridosso (prima e dopo) di nuove comunicazioni Arera al rialzo. I prezzi sul mercato libero, infatti, hanno una tendenza a riallinearsi al tutelato in una finestra di qualche giorno, quindi, a maggior ragione in prossimità di nuovi aumenti, può convenire cambiare”.

Lo switch deve però avvenire attraverso i canali online: “In generale, sulle attivazioni offline (punti fisici o call center), c’è sempre un ricarico sulla materia prima che può pesare fino al 30% in più rispetto all’online, dovuto a una filiera di vendita molto frammentata e ricca di intermediari, i cui costi vengono scaricati sull’utente finale. A maggior ragione in questo caso, un risparmio rispetto agli aumenti sarà possibile solo facendo riferimento alle tariffe online”.

Chi si trova già sul mercato libero, deve fare attenzione: alcuni fornitori si stanno infatti avvalendo del diritto di cambiare unilateralmente le condizioni del contratto, sciogliendo la ‘protezione’ del mercato bloccato. Una condizione che, secondo Switcho, porta a un aumento della tariffa fino al 100 per cento rispetto a quanto concordato nel prezzo fisso.

“La netta maggioranza dei contratti sul mercato libero (l’84% del totale), prevede che il prezzo della materia prima sia bloccato in media per i primi 12 mesi dopo l’attivazione: una condizione che adesso, in circa un terzo dei casi, viene meno a causa dei cambiamenti unilaterali delle condizioni da parte di alcuni fornitori. Si tratta di una clausola “di emergenza” accettata dall’Autorità, che però mette in discussione la convenienza della tariffa – spiega ancora Redi Vyshka, che aggiunge – In questi casi di tariffe cambiate unilateralmente, così come anche nei casi in cui il contratto sia in scadenza prima di febbraio 2022, lo switch è un’opportunità interessante: cambiare online adesso, infatti, potrebbe permettere non solo di ottimizzare la propria tariffa, ma anche di proteggere gli utenti da ulteriori rincari dovuti alla volatilità del mercato nei mesi a venire”.

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