Incidenti stradali: Report 2021, anche l’Inail ha contribuito

L’Inail, anche per quest’anno, ha dato il suo contributo alla redazione del Rapporto 2021 del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, disponibile sul sito del dicastero, relativo al miglioramento delle statistiche sulle incidentalità nei trasporti stradali. Il report è utile anche per elaborare uno studio analitico sulla distanza dagli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, sulle strategie per ridurre gli incidenti. Il Rapporto è dedicato alle vittime della strada e ai familiari e riepiloga i numeri relativi agli incidenti stradali.

Hanno lavorato al documento il Ministero, enti pubblici come l’Inail, associazioni e istituti. L’Inail ha partecipato con due contributi: nel primo, curato dalla Consulenza statistico attuariale (Csa) e intitolato ‘Infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto denunciati all’Inail – Il quadro statistico’, sono presentati i dati relativi al periodo 2016-2020, con un focus sui primi otto mesi del 2021; nel secondo, denominato ‘Città metropolitane: Analisi degli indici di infortunio sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto’ e curato dal Dipartimento innovazione tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit), si parla per l’appunto delle Città metropolitane. All’interno del Rapporto, ci sono anche le pillole statistiche informative, sintetiche, dei due contributi Inail.

Nel 2020 ci sono stati 2.395 morti in incidenti stradali in Italia, in calo del 24,5 per cento, e 159.249 feriti (-34 per cento). Gli incidenti sono stati 118.298, in forte diminuzione rispetto al 2019 (-31,3 per cento). I feriti gravi sono anch’essi in forte calo (14.102, -20 per cento). Il rapporto tra feriti gravi e decessi è di 5,9, di poco superiore ai valori medi registrati nei cinque anni precedenti. Le vittime si riducono nel 2020, rispetto al 2019, per tutti gli utenti della strada: occupanti di mezzi pesanti (117, 14,6 per cento), motociclisti (586, -16 per cento), pedoni (409, -23,4 per cento). Le vittime su auto calano del 27,9 per cento (1.018), dei ciclomotori scendono del 33 per cento (59), dei ciclisti del 30,4 per cento (176). C’è anche la prima vittima su monopattino elettrico nel 2020.

Rispetto al 2001 e al 2011, i motociclisti sono gli utenti della strada a mostrare, nel 2020, i guadagni più contenuti, in termini di vittime sulle strade (variazione % 2020/2010: -38,3%; variazione % 2020/2001: -30,9%;). I ciclisti fanno registrare invece diminuzioni rispettivamente pari a -33,6% e -51,9%, mentre i pedoni -34,1% e -60,4%. Le classi di utenti che presentano i maggiori guadagni in termini di riduzione della mortalità sono quelle di ciclomotoristi e degli automobilisti, tali traguardi raggiunti sicuramente per una molteplicità di fattori, tra i quali la sensibilizzazione ai giovani ad un corretto utilizzo del casco e dei dispositivi di sicurezza e per i notevoli progressi della tecnologia messa in campo per la costruzione di dispositivi di sicurezza dei veicoli.

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