Confesercenti Piemonte: pandemia e restrizioni, persi 5.724 euro di spesa a famiglia

Giancarlo Banchieri

Uno tsunami per i consumi. In Piemonte così è stata avvertita la pandemia, prima che nella seconda parte del 2021 si assistesse a un recupero. Dall’inizio dell’emergenza, si sono persi 5.724,44 euro di spesa a famiglia: il Piemonte è in terza posizione dopo Toscana e Molise, con 1.772,85 euro di differenza negativa rispetto alla media dell’Italia, pari a 3.951,59 euro. La stima è di Confesercenti e del suo Ufficio studi.

Oltre al lockdown e alle restrizioni, hanno inciso la riduzione dei redditi da lavoro, l’inflazione e l’incertezza: tutte cause che portano le famiglie a essere guardinghe nello spendere e a risparmiare. Si stima che, alla fine del 2021, i piemontesi avranno accumulato risparmi per quasi 80 milioni in più rispetto al 2020.

“La pandemia – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – ha avuto un impatto devastante sui consumi delle famiglie. Sommando i cali del 2020 e del 2021, è come se le famiglie avessero perso due-tre mesi di entrate. E, purtroppo, i numeri del Piemonte sono di gran lunga peggiori della media nazionale. Speriamo che i tre miliardi e mezzo di tredicesime in arrivo per i piemontesi e il Natale possano dare una mano a invertire la tendenza, come sembra emergere dal sondaggio che abbiamo condotto con Swg e che abbiamo diffuso nei giorni scorsi. Ma è necessario adottare misure strutturali per accelerare il recupero, perché dai consumi interni dipende circa il 60% del nostro Pil. La via maestra è quella tributaria: la riforma del fisco, che inizierà proprio con la manovra di quest’anno, deve liberare il più possibile le risorse delle famiglie e alleviare il peso delle imposte sulle imprese”.

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