Fai Cisl Alto Adige: Federer confermato segretario generale

Ieri a Bolzano si è svolto il VII Congresso della Fai Cisl Alto Adige, la Federazione dei lavoratori agroalimentari e ambientali . Il titolo dell’assemblea era ‘RiGenerazione: persona, lavoro, ambiente’. Stefan Federer è stato confermato all’unanimità quale segretario generale: con lui ci sono Olga Stefanska e Alexander Pancheri.

Federer ha tenuto la relazione introduttiva, ponendo l’attenzione in particolare sul tema del ricambio generazionale nel settore agricolo, alimentare e forestale: “La nostra – ha detto Federer – è una federazione cresciuta del 10% negli ultimi quattro anni, ma siamo ben consapevoli che il numero degli iscritti non è l’unico indicatore importante per un sindacato, vanno considerati gli aspetti legati alla capacità di presidiare il territorio, offrire servizi nelle periferie, contrattare migliori condizioni di lavoro, puntando sullo sviluppo delle competenze, il benessere lavorativo e ambientale, orari di lavoro adeguati, prospettive di crescita salariale e professionale: tutti aspetti che abbiamo continuato ad affrontare anche nel periodo difficile della pandemia e sui quali continueremo a porre la massima attenzione”.

Al Congresso ha preso la parola anche il segretario generale della Cisl provinciale, Dieter Mayr: “La crisi va affrontata con solidarietà e responsabilità, purtroppo oggi diverse persone parlano di ‘dittatura sanitaria’, in realtà il vaccino e il green pass sono gli unici strumenti che abbiamo proprio per tutelare la libertà, la salute pubblica, il lavoro”. “Oggi – ha aggiunto Mayr – stiamo vivendo tante distorsioni legate a un sistema neoliberista portato alle sue estreme conseguenze, con gravi ingiustizie, diseguaglianze, fenomeni di sfruttamento lavorativo, purtroppo presenti anche nel nostro territorio, come è emerso da diverse ispezioni. Bisogna affermare il valore della legalità e della contrattazione e contrastare i contratti pirata: non serve una legge sul salario minimo, ma una regolamentazione migliore delle relazioni sindacali, come abbiamo cominciato a fare noi con il patto per l’Alto Adige insieme a istituzioni e imprese”.

Ci sono stati quindi gli interventi di delegati e iscritti, le conclusioni sono state affidate a Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl Nazionale. Rota ha evidenziato alcune contraddizioni del lavoro agroalimentare, a partire da una ricchezza enorme prodotta dai lavoratori, di 538 miliardi di euro, che però sono spesso i più fragili, con redditi bassi e fenomeni di lavoro nero e grigio e pensioni al limite della povertà: “Sono i cosiddetti working poors – ha detto Rota – persone povere nonostante siano occupate, come accade purtroppo a molti operai agricoli: serve una nuova politica dei redditi, pensioni più solide e maggiore attenzione al sistema della previdenza complementare”.

Rota ha poi annunciato una novità: il 9 dicembre si siglerà il contratto collettivo nazionale degli operai idraulico forestali: “Dopo dieci anni di vacanza contrattuale e battaglie, finalmente riusciremo a restituire ai 65 mila lavoratori interessati la dignità che meritano, soprattutto alla luce delle sfide per la transizione ecologica e il contrasto al dissesto idrogeologico”.

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