Merci care, ingorgo internazionale: a rischio il brindisi di fine anno

C’è un ingorgo di merci a livello mondiale. Che mette in pericolo anche il brindisi di Natale e fine anno. Micaela Pallini, presidente di Federvini, lancia l’allarme: “Abbiamo carenza di tutto. Non solo di vetro e quindi di bottiglie, perché manca anche la sabbia che di solito arriva da Arabia e Egitto. Mancano anche tappi, etichette, cartone. E c’è un aumento di tutti i costi. A marzo siamo ripartiti con i trasporti. Per poi passare al rincaro di energia e petrolio. Poi della materie plastiche. Il vetro, che ha bisogno di una grande quantità di energia, ha avuto rincari pazzeschi. Oltre ai rincari, c’è una penuria di tutti i materiali”.

Per i brindisi “ci saranno problemi di scorte. Perché, ringraziando il cielo, la domanda ha avuto una ripresa. Non solo a livello nazionale, ma anche internazionale”. Per quel che riguarda vini e spiriti, gli Stati Uniti sono sempre il nostro principale mercato. Pallini aggiunge: “I container dall’Italia agli Usa sono passati dal costare 2.500 dollari a 10 mila dollari, con un rincaro del 400 per cento. E i tempi dei trasporti si sono allungati, da due-tre settimane a quasi dieci. Una tempesta perfetta: la domanda c’è, i materiale no, la logistica non funziona”.

Si arriva ai tir. C’è preoccupazione all’Iru, International Road Transport Union, dove fa sapere il segretario generale Umberto De Pretto: “Con le vacanze di fine anno che si avvicinano rapidamente, i consumatori stanno già iniziando a pagare il prezzo di questo pasticcio della catena di approvvigionamento. Abbiamo bisogno che i governi agiscano per evitare ritardi e carenze di prodotti fino alla fine dell’anno e fino al 2022”.

Mancano i camionisti: non ci sono le competenze e le qualifiche. Le condizioni di lavoro non rendono attrattivo il lavoro, in particolare per le donne. La pandemia ha peggiorato il tutto. L’Iru indica alcune soluzioni: abbassare l’età di formazione e abilitazione alla guida professionale a 18 anni (in Italia bisogna attendere i 21). Investire in parcheggi sicuri e protetti, in particolare sulle autostrade. L’Iru fa anche i conti: oggi mancano milioni di camionisti all’appello, considerato che nel mondo esistono 60 milioni di tir.

Con i costi in aumento, fare la spesa in rete pare essere l’unica soluzione. Cercando l’offerta giusta. Secondo uno studio degli spagnoli di Tiendeo, azienda leader in volantini online, nelle ultime settimane l’interesse per le promozioni si è impennato. Sono raddoppiate quelle nei supermercati (+112,4 per cento). In generale, l’aumento è stato del 39 per cento. Nei discount siamo al +85 per cento. Si cercano in particolari salumi, carne e uova, i prodotti che hanno subito i maggiori aumenti di prezzo nell’ultimo mese: +2100 per cento, +85 per cento, +241 per cento. Alte anche le ricerche di vino e acqua, +142 per cento e +129 per cento.

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