Edilizia Umbria: la spinta dei bonus non si sente

Giorgio Mencaroni

Focus sul settore edilizio da parte della Camera di Commercio dell’Umbria. Questo è un comparto che più di altri ha sofferto la pandemia e stenta a ripartire, nonostante strumenti come il superbonus. Dal 30 settembre 2021 al 30 settembre 2019 c’è stata una crescita, ma non c’è l’effetto traino che caratterizza altre regioni come la Campania o il Lazio. Siamo al +1,6 per cento, 209 aziende in più, contro una media del Paese che si attesta al +3,5 per cento (+29.136 aziende). L’Umbria fa meglio solo di Veneto (+1,5 per cento) e Marche (+0,8 per cento).

L’analisi trimestrale Movimprese è stata condotta da InfoCamere su dati del Registro delle imprese delle Camera di Commercio. Al 30 settembre, in Umbria, troviamo 787 nuove iscrizioni contro 586 cessazioni d’impresa, e tocchiamo quota 94.730. La crescita rispetto al secondo trimestre è appena dello 0,21 per cento. L’Umbria, con la Toscana (+0,22 per cento), è in fondo alla classifica. Il comparto con il settore peggiore è il Commercio (118 imprese hanno aperto, ma 181 hanno chiuso). È comunque questo il settore in cui più imprenditori hanno deciso di rischiare.

Al 30 settembre 2021, sono state registrate 12.496 imprese di costruzioni, 9.622 a Perugia e 2.874 a Terni. Il saldo è leggermente negativo (103 aperture e 117 cessazioni). L’impresa individuale è la più rappresentata (6.896 iscrizioni), poi troviamo quella a responsabilità limitata (2.644). A dare un po’ di fiducia è il dato occupazionale. Le costruzioni occupano 29.997 addetti (Inps), mentre nel 2019 gli impiegati nello stesso trimestre di osservazione erano 29.309.

“Per la filiera delle costruzioni in Umbria, composta anche dal mercato immobiliare che sappiamo in crescita, (fonte Borsa Immobiliare ndr) non possiamo certo parlare di boom, la vera leva degli incentivi statali del Superbonus ancora non si è fatta sentire – sottolinea il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – ma con realismo guardando ai nostri dati, possiamo palare di tenuta del settore e auspico una crescita più solida grazie anche alla proroga, da poco varata, degli incentivi”.

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