Cia Umbria: presentato Agriconnect di Agricolus, la rivoluzione digitale

Un ‘quaderno di campagna’ digitale dove registrare tutte le pratiche agronomiche, ma anche mappare i terreni, monitorare da remoto le produzioni grazie alle immagini dei satelliti e intervenire subito, al bisogno. E poi: essere sempre aggiornati sulle novità del settore, normative, bandi, corsi di formazione e opportunità. Cia Umbria, grazie alla partnership con Agricolus, ieri ha presentato Agriconnect, in streaming. C’erano il presidente Cia Umbria Matteo Bartolini e il Ceo e co-founder di Agricolus, Andrea Cruciani.

Agriconnect è un software che permette di dialogare con tutte le aziende agricole, offrendo servizi gratuitamente. L’imprenditore agricolo potrà aggiornate l’andamento del suo lavoro, così da avere uno storico delle attività svolte e dei problemi riscontrati di stagione in stagione. Ci sono servizi come il meteo aggiornato in tempo reale, il monitoraggio da remoto dei campi; in questo modo, l’agricoltore potrà limitare i danni in presenza di grandine e gelate, prepararsi ad affrontare periodi di siccità, controllare il proliferare dei parassiti delle piante e verificare anche l’intrusione di fauna selvatica. Grazie ad Agriconnect di Agricolus, Cia Umbria avrà anche la possibilità di inviare informazioni personalizzate in base alla preferenze e agli interessi dell’agricoltore, adempimenti fiscali e tecnici con relative scadenze, bandi, normative del settore.

“Questo accordo è una risposta concreta agli obiettivi del New Green Deal e della strategia ‘Farm to Fork’ che l’Europa ci chiede – ha detto il presidente Bartolini – obiettivi inseriti anche nella nuova Pac 2021-2027 per attuare il passaggio epocale in materia di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il Paese è in ritardo sulla transizione digitale, anche in agricoltura: oggi su 12 milioni di ettari di superficie agricola utilizzabile, solamente il 4%, vale a dire circa 480.000 ettari, è digitalizzata. Siamo indietro anche sugli acquisti di macchine agricole moderne e tecnologiche: ad esempio, nel 2019 solo il 10% dei nuovi trattori acquistati è dotato di guida satellitare. L’Umbria è fatta per lo più di piccole aziende agricole e, grazie a questo accordo, noi di Cia possiamo accompagnarle nelle giuste scelte, riuscendo a calmierare i prezzi e a sostenere le spese per la digitalizzazione facendo sistema. Inoltre – ha concluso Bartolini – la comunicazione diretta attraverso Agriconnect con i nostri soci, permette di abbattere le lungaggini burocratiche e lascia all’imprenditore agricolo il tempo necessario alla produzione”.

“Siamo molto contenti di avere avviato questo importante rapporto con CIA Umbria – ha dichiarato Andrea Cruciani, Ceo di Agricolus – Entrambi crediamo fortemente nel valore aggiunto che gli strumenti digitali possono portare nelle attività degli agricoltori. Serve un cambiamento culturale, la digitalizzazione avviene per step, attraverso la raccolta delle informazioni, il crop scouting (monitoraggio in campo delle fitopatie), le annotazioni sul diario digitale al posto del foglio di carta. Si tratta di una transizione digitale dal punto di vista amministrativo, gestionale ed agronomico fino ad arrivare ad un’agricoltura 5.0 che utilizza l’intelligenza artificiale, il robot sul campo e fa del ‘cross data’ la guida per le decisioni aziendali. In questo contesto si inserisce AgriConnect, la soluzione che abbiamo dedicato alle organizzazioni agricole come CIA Umbria che vogliono essere promotrici della diffusione dell’innovazione tra le aziende, guidandole verso la digitalizzazione dei processi agronomici. Il nostro intento è quello di aiutare le organizzazioni nel rendere più efficace il flusso di informazioni verso le aziende agricole, semplificare la gestione agronomica e far diventare più sostenibili i processi della filiera agroalimentare”.

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