Raccolti di comunità: si fa piattaforma sociale

‘Raccolti di comunità’ è ora il primo portale dell’agricoltura sociale umbra. Si tratta di una piattaforma sul web, www.raccoltidicomunita.it, dove con un click si possono trovare prodotti genuini a km 0, grazie all’ecommerce che aggrega i principali produttori di agricoltura sociale del territorio, esperienze educative e socio-inclusive all’aria aperta, dove ci si può attivare direttamente per contribuire al benessere e alla qualità della vita della comunità in cui si vive.

Dopo due anni di attività, ha preso il via la piattaforma. Mercoledì 3 novembre, a Perugia – nella sede della Legacoop Umbria – si è fatto un primo bilancio delle attività. “Si tratta di un progetto ideato per creare valore aggiunto all’agricoltura sociale, per sviluppare un modello innovativo di inclusione sociale attiva – attraverso la partecipazione di cittadini, consumatori, utenti, associazioni e cooperative sociali – e per sostenere quindi la dimensione sociale dell’agricoltura finalizzata al miglioramento del benessere economico, sociale e ambientale delle comunità del territorio umbro”.

L’agricoltura diventa un luogo in cui sperimentare servizi innovativi di comunità, promuovere azioni educative e terapeutiche, ricreative, culturali e di inclusione sociale. “Ci sono iniziative di questo tipo in Italia ma con questo raggio di azione e completezza nessuna. Mettere insieme tutte le esperienze territoriali umbre è la nostra ambizione e anche allargarlo a fuori regione, perché modello esportabile, oltre che a tutte quelle grandi realtà che potrebbero aprirsi per ospitare queste esperienze. Raccolti di comunità voleva far emergere prima e poi strutturare questo tipo di attività perché sono veramente tante le persone che possono beneficiarne”.

All’incontro erano presenti e sono intervenuti Riccardo Fanò, project manager ‘Raccolti di comunità’, Fabrizio Dionigi, presidente Ariel Coop (capofila del progetto), Marco Romanelli, presidente ‘Raccolti di comunità’ Cooperativa di Comunità, e Andrea Bernardoni, responsabile Legacoop Sociali Umbria. Hanno parlato anche alcuni rappresentanti dei partner, che sono una voce in crescita. ‘Raccolti di comunità’ si è costituita in cooperative sociale quest’anno, come progetto di innovazione sociale e sviluppo rurale della Coop sociali ARIEL di Foligno, ALBERO DI ZACCHEO di San Giustino, LA RONDINE A MACCARELLO di Città di Castello, FATTORIA SOCIALE di Spoleto e OASI AGRICOLA di Orvieto. Le cinque cooperative hanno dato vita a nuovi servizi di inclusione sociale attiva: dall’ortoterapia all’avviamento lavorativo ‘in campo’, attraverso consegne a domicilio e fattorie didattiche.

Sono stati ricordati, durante l’incontro, gli obiettivi del progetto, ossia ottimizzare al massimo e migliorare l’accesso delle comunità locali al consumo di prodotti bio, a km 0 e di prodotti che arrivano dall’agricoltura sociale; aumentare l’inclusione sociale attiva di soggetti svantaggiati o a rischio di emarginazione; promuovere pratiche di partecipazione e co-progettazione delle comunità locali. Sono state quindi ripercorse le tappa del progetto, fin dal 2018 quando la Regione Umbria decise di investire cospicue risorse per interventi di innovazione sociale al fine di promuovere nuovi modelli di welfare territoriale e attività imprenditoriali sociali. Il progetto è difatti finanziato dal bando Por Fse Fesr 2014-2020 – Progetti sperimentali del terzo settore – Azioni innovative di welfare territoriale.

Tre sono le linee di intervento proposte da Raccolti di comunità: rafforzare la dimensione economica delle produzioni di agricoltura sociale, anche attraverso il coinvolgimento di produttori tradizionali che supportano i processi inclusivi dell’agricoltura; realizzare nuovi servizi di inclusione sociale attiva, sempre più centrati sulle reali esigenze dell’utente e co-programmati con la rete dei servizi territoriali; moltiplicare le opportunità terapeutiche, educative e di inserimento socio-lavorativo, grazie al coinvolgimento diretto della comunità nella fase di co-progettazione, realizzazione e sostegno economico diffuso. All’interno della cooperativa di comunità si incontrano i bisogni di consumatori e produttori.

Possono entrare a far parte della piattaforma tutte le strutture del privato sociale ed enti del terzo settore che realizzano e propongono attività di inclusione in agricoltura.

Ora c’è un nuovo passo da affrontare per il progetto: la commercializzazione dei prodotti agricoli. Dopo che si è appena conclusa la fase di co-progettazione che ha portato a definire prima e a sperimentare poi i nuovi servizi di inclusione sociale attiva proposti dai partner che vedono coinvolti più di cinquanta beneficiari diretti.

Questi sono altri numeri di un progetto decisamente in crescita: 86 membri attivi, 12 Gruppi Organizzati Domanda Offerta (GODO), nuove aperture in programma anche a Perugia e Terni, 7 aziende di agricoltura tradizionale e 3 cooperative di agricoltura sociale in via di adesione. Obiettivo è di arrivare a 250 soci entro la fine dell’anno.

Sono in programma prossimamente incontri territoriali per promuovere l’iniziativa. Foligno (5 novembre), Città di Castello (6 novembre), Orvieto (18 novembre), Spoleto (26 novembre), San Giustino (27 novembre).

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