Il fermento per mettere a frutto i finanziamenti del nuovo Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche, è davvero ad alta temperatura. Tante le occasioni e, per una volta, notevoli anche i finanziamenti a disposizione. Creare nuove opportunità per le imprese agricole e forestali attraverso l’innovazione. Sono le finalità di un prossimo bando Psr (Programma di sviluppo rurale) che finanzierà la costituzione dei Gruppi operativi del Pei: partenariati temporanei tra agricoltori, ricercatori, consulenti e imprenditori del settore agroalimentare che promuovono occasioni di sviluppo nel settore primario. La Giunta regionale ha approvato i criteri del bando 2021 che sarà finanziato con una prima dotazione di 1,5 milioni di euro a cui seguiranno ulteriori 1,5 milioni di euro con risorse PSR 2021/22. “Sono interventi che riguardano la filiera dell’innovazione agricola, come imprese (agricole, forestali, agroalimentari), centri di ricerca, università, organizzazioni di consulenza. Insieme testano e diffondono innovazione in un dato contesto territoriale, coinvolgendo anche altre imprese locali – spiega il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – La creazione dei Gruppi è sostenuta dal Psr e deve rispettare gli obiettivi del Partenariato europeo per l’innovazione. Un ponte tra ricerca e tecnologia di punta che serve all’agricoltura marchiana per crescere in termini di competitività, sostenibilità, biodiversità e sicurezza alimentare”. Il bando 2021 verrà finanziato con i fondi della rimodulazione del Psr 2014-2020. L’Unione europea ha prorogato di due anni (2021 e 2022) il periodo di programmazione dei relativi Piani, prevedendo anche fondi aggiuntivi. In attesa dell’approvazione del testo modificato del Psr da parte del Consiglio regionale, con la previsione dei fondi assegnati alle Marche per l’estensione del biennio, la Giunta ha incaricato i propri uffici a emanare comunque il bando con una prima dotazione di 1,5 milioni di euro.
E’ il tempo dei “Gruppi operativi” in agricoltura. La Regione Marche si attrezza a competere per il futuro. Carloni: “Un ponte tra ricerca e tecnologia di punta”.
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