Assemblea delle Camere di Commercio: “Semplificare aiuta la crescita economica”

“Il successo delle politiche legate al Pnrr rende indispensabile un maggior raccordo tra Governo, mondo delle imprese e Camere di Commercio, perno essenziale di questo speciale raccordo”. Lo ha detto il presidente di Unioncamere nazionale Andrea Prete durante l’Assemblea di tutti i presidente delle Camere di Commercio italiana, a cui ha partecipato anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

“Semplificazione, trasformazione digitale e innovazione, sostenibilità, mercato del lavoro, imprenditorialità, internazionalizzazione sono i cinque temi sui quali le Camere di commercio possono dare un valido contributo per la crescita economica del Paese”, ha segnalato ancora il presidente Prete, che ha chiesto poi di completare il processo di riforma delle Camere “per determinare quel percorso di riordino che ci ha restituito strutture più moderne e efficienti, che possono mettere a disposizione l’esperienza maturata nel corso degli anni nel portare le misure del Governo fino alle imprese”.

Secondo Prete, “la transizione amministrativa è la prima gamba del processo di cambiamento in corso”. “E – ha ricordato – una riduzione anche solo del 25% delle procedure amministrative, comporterebbe un aumento del Prodotto Interno lordo dell’1,8% entro il 2026”.

“E’ necessario però, che questa transizione allunghi il passo, perché le imprese per competere hanno bisogno di poter contare su una macchina pubblica più veloce ed efficiente”. Prete, a questo scopo, ha annunciato la costituzione, presso Unioncamere, di una Commissione permanente per la semplificazione, a cui partecipano le Confederazioni imprenditoriali dei diversi settori, L’obiettivo della Commissione è aprire un tavolo di confronto per condividere proposte di semplificazione e riduzione degli atti burocratici a carico delle imprese, da proporre poi al Governo. “Vogliamo che il sistema camerale divenga il punto unico di accesso delle imprese alla Pubblica amministrazione”.

L’Assemblea ha poi parlato della situazione anomala del mercato del lavoro a causa del mismatch tra domanda a offerta: “Solo nel 2021 – ha affermato il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria Giorgio Mencaroni – le imprese faticano a ricoprire un posto di lavoro su tre. Questo disallineamento rilevato da anni attraverso il Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, rappresenta un costo per il Paese che il Censis stima superiore ai 20 miliardi di euro sottratti al Pil per questo 2021”.

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