Selezionati i 50 finalisti del concorso “Mastro Panettone” organizzato da Goloasi.it. L’ideatore Massimiliano Dell’Aera: “la categoria è in crescita”.

A volte la competizione è aspra e dura, altre decisamente più dolce. È questo il caso della quinta edizione del concorso “Mastro Panettone” organizzato da Goloasi.it, un contest riservato ai lievitati natalizi per eccellenza. Dopo una selezione serrata sono stati scelti i 20 finalisti per la categoria “Miglior panettone artigianale tradizionale”, 20 per quella “Miglior panettone artigianale al cioccolato creativo” e 10 per la categoria “Miglior pandoro artigianale”. Bando alle sofisticazioni. Sono ammessi solo dolci a norma di legge con l’utilizzo esclusivo di lievito madre senza anidride solforosa, conservanti e digliceridi.

Ora c’è grande attesa per la finale in programma lunedì 15 novembre 2021 all’Hotel Excelsior di Bari e in diretta streaming dalle ore 10:30. A decretare il vincitore sarà una giuria tecnica di elevato spessore composta tra gli altri da Beniamino Bazzoli, Francesco Borioli, Antonio Daloiso, Vincenzo Faiella, Salvatore Tortora e Valerio Vullo. I parametri su cui si baseranno sono peso, profumo, aspetto visivo e ovviamente gusto. Da quest’anno c’è anche il premio per il miglior packaging assegnato da una commissione di food blogger e grafici.

Il contest, esempio di competizione finalizzata a dare visibilità a quest’eccellenza del Made in Italy, vanta tra i partner Agrimontana, Il Granaio delle Idee e Vaniglia Gourmet. L’alto numero di soggetti iscritti ha messo in difficoltà la commissione ma è anche la testimonianza della vitalità di questo settore. Soddisfazione è stata espressa dall’ideatore del concorso Massimiliano Dell’Aera che ha parlato di “crescita della categoria” e di occasione di confronto.

In Italia la pandemia ha colpito ma non affossato il settore di panettoni e pandori, visto che la tradizione è ben radicata nella società: secondo l’indagine “Il mercato del panettone in Italia” realizzata da CsmBakery Solutions, a Natale 2020 il 60% delle famiglie ha acquistato i prodotti gastronomici tipici, il 52% dei quali rigorosamente artigianali, per un giro d’affari di 209 milioni di Euro.

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