Sigarette di contrabbando: un mercato da 400 milioni di euro

Il commercio in nero di tabacco vale circa 400 milioni di euro in Italia. Ma quella che preoccupa maggiormente è la salute perché mancano i controlli su qualità e utilizzo di sostanze chimiche proibite nelle vendite di contrabbando. Lo fa sapere in una nota Coldiretti dopo l’operazione di Guardia di finanza e Carabinieri ai danni di un’organizzazione criminale che movimentava 27 tonnellate di sigarette illegalmente nel Napoletano.

Le aree della penisola maggiormente colpite dal contrattando sono Friuli Venezia Giulia e proprio Campania. Se, infatti, la media nazionale è del 3,4 per cento, nelle due regioni siamo rispettivamente al 22 e al 12 per cento secondo il rapporto di Kpmg, con il contributo di Philip Morris International. La buona notizia è che in Italia la situazione pare migliorar, proprio grazie all’azione delle forze dell’ordine e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

L’Italia è il primo produttore europeo di tabacco, con oltre un quarto della produzione complessiva, che si sviluppa su 16 mila ettari per un raccolto di qualità garantito dall’intesa di filiera tra Coldiretti e Philip Morris Italia, che prevede investimenti per 500 milioni di euro fino al 2023 sulla filiera tabacchicola italiana.

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