Agricoltura e florovivaismo: approvata piattaforma di rinnovo del contratto nazionale

Onofrio Rota, Fai Cisl

“Nonostante le tante criticità che si sono sovrapposte a causa della pandemia, oggi siamo davanti a dati molto più incoraggianti, e anche la nostra agricoltura, che non si è mai fermata neanche durante i vari lockdown, si presenta al prossimo quadriennio con tante carte vincenti. A maggior ragione, al milione di lavoratrici e lavoratori del settore dobbiamo garantire una situazione contrattuale solida e innovativa, valorizzando i tanti aspetti che caratterizzano le specificità del comparto, a cominciare da una bilateralità sviluppata, di assoluto rilievo, sia a livello nazionale che decentrato”.

Lo ha detto il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, a conclusione dei lavori per l’approvazione della piattaforma di rinnovo del contratto nazionale di operatori agricoli e florovivaisti. I lavori si sono svolti a Roma, al Teatro Ambra Jovinelli, e hanno partecipato circa 300 tra dirigenti, operatori e delegati del settore.

La proposta di contratto sarà inviati ora alle controparti. Così Rota: “Tanti sono i punti qualificanti:
dalla tutela salariale al welfare, dal rafforzamento degli enti bilaterali per il governo del mercato del lavoro, una delle principali criticità del lavoro agricolo, fino a vari aspetti legati alla dimensione sociale, questo rinnovo è una sfida che non guarda solo alla parte salariale, ma allarga il ruolo del contratto a una visione più ampia di tutela della persona”.

“Va in questa direzione – ha spiegato Rota – anche l’aver previsto il salvataggio e rilancio di Agrifondo, seguendo un percorso di sostenibilità economica già condiviso con le controparti nel rinnovo del CCNL degli impiegati e tecnici agricoli: le pensioni in agricoltura sono fra le più deboli, e questo aspetto rischia di aggravarsi ulteriormente, di conseguenza è fondamentale avere un fondo di categoria che tuteli i lavoratori e le loro famiglie. Bisogna farla finita con le storie di lavoratori che si spaccano la schiena per tutta la vita per poi passare la vecchiaia con pensioni da fame, e Agrifondo è uno strumento importante anche per contribuire a questa battaglia”.

“La proposta contrattuale – ha concluso Rota – è assolutamente sostenibile, coraggiosa, all’altezza della sfida che abbiamo davanti, che è quella di migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutta la categoria, in un’agricoltura sempre più 4.0, incrementando e coniugando solidarietà e produttività, sicurezza e sostenibilità, tutele e buona flessibilità. Siamo orgogliosi del bellissimo esercizio di partecipazione e democrazia che ci ha portato fin qui e che ci porterà, mi auguro presto, alla sigla del nuovo contratto nazionale. Un percorso che porteremo a termine con la massima responsabilità e tenacia, ben consapevoli delle nostre ragioni e del supporto quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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